Sulle dimissioni dell’ex presidente della Fermo Asite Cippitelli e sulla nomina dei nuovi vertici interviene Maurizio Laurenzi, segretario comunale di Forza Italia, in passato alla guida della partecipata comunale.
“Dalla stampa si evince che il cda è composto da due soggetti, presidente e vice. Lo statuto della Fermo Asite prevede tre componenti, pertanto se così fosse risulterebbe in contrasto e comunque zoppo fino alla scadenza, che non è proprio imminente come riportato dai giornali: a febbraio 2018 mancano ancora sette mesi.
Non si capisce con chiarezza la posizione attuale dell’ex presidente dott Cippitelli: da un lato si dimette da presidente e amministratore delegato, ma rimane nel cda come consigliere
autosospeso? L’autosospensione da consigliere del cda non è prevista ne dalla legge né dallo statuto della società. Chiediamo al socio come forza politica presente in Consiglio comunale di Fermo e a chiarezza per i cittadini fermani una spiegazione in merito.
Ma se fosse così e cioè che l’ex presidente della Fermo Asite sia ancora presente nel cda, cosa importante e di sostanza, ci si chiede se gli attuali consiglieri dinanzi alla censura mossa dalla Magistratura contabile, ormai noti, abbiano il coraggio di impugnare quell’atto di transazione perlomeno nella parte in cui è stata violata la normativa sull’evidenza pubblica e con la quale è stata assegnata la gestione / manutenzione dell’impianto di biogas di proprietà della Fermo Asite ad Asja Ambiente.
Il partito di Forza Italia Fermo non può che prendere atto della situazione critica e grave che si è creata nella società partecipata e invita il socio (sindaco) ad intervenire con urgenza sul riassetto amministrativo gestionale individuando personalità di provata esperienza gestionale, in particolare oltre al nuovo cda e presidente una figura manager dirigenziale di alto profilo tecnico.
In merito alla transazione asja / asite una sola parola “operazione scellerata” a dir poco: noi fin da quando ce ne siamo accorti lo avevamo subito denunciato che era stata fatta un’operazione
illegittima e grave alla società.
Ricordo la secretezza della stessa, senza alcun passaggio all’attenzione dei consiglieri comunali.
Come si può transare un’importo di oltre 9 milioni di euro a sentenza definitiva?
Le transazioni certo che si fanno ma quando ancora c’è causa in corso fra le parti o no?
Come si può ridare l’impianto di biogas alla stessa ditta Asja Ambiente senza nessuna procedura di gara pubblica?
Riportiamo quanto scritto nell’atto della Corte dei Conti Procura Generale dove si legge quanto rilevato: al di fuori certo di strumentalizzazioni politiche i provvedimenti giudiziali emessi hanno sancito, fino al secondo grado di giudizio, la cessazione degli effetti del contratto di concessione stipulato nel 1999 a far data dal 25/10/2008 con il conseguente diritto dello Fermo Asite srl ad acquisire gratuitamente l’impianto d trasformazione del biogas e la volturazione dei titoli amministrativi necessari per acquisire i proventi maturati al GSE (Gestore di servizi elettrici) a partire dal 26/10/2008 (Sentenza corte d’appello d’Ancona n. 547/2011).
La transazione è stata fatta subito dopo l’insediamento del nuovo cda in data 19/07/2012.
Il nuovo cda si è insediato a fine novembre 2011 (Amministrazione Brambatti).
Infine, due aspetti non secondari sulla gestione dell’Asite. Attenzione a quando parliamo di bilanci in positivo: il Comune di Fermo ha aumentato il canone dai vecchi 2.200 euro a 5 milioni annui (Amministrazione Brambatti). Inoltre, incassi per diversi milioni di euro ci sono stati con l’abbancamento di rifiuti fuori dalla provincia di Fermo. Con questi numeri non si può che non avere bilanci positivi.
Certamente oggi possiamo dire di aver avuto ragione di esserci preoccupati e di farlo subito presente appena venuti a conoscenza, vista che non era di dominio pubblico di quella scelta pessima fatta dall’Asite.
In conclusione, il partito di Forza Italia Fermo chiede e sollecita il socio unico (sindaco) a rinnovare in tempi brevi il cda e il presidente, ma soprattutto rivedere immediatamente gli accordi della transazione con Asja Ambiente per gli importi maturati e l’impianto di biogas”.
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