di Paolo Paoletti
Porto San Giorgio si è fermata per ricordare i caduti e celebrare il mare e con esso i suoi pescatori che ogni giorno prendo il largo per quello che è il mestiere attorno alla quale la città è nata e sviluppata. Oggi il mare significa anche turismo e gastronomia, da qui l’altra faccia della Festa del Mare, tornata in vita da tre anni a questa parte grazie all’amministrazione comunale e all’associazione ‘Con noi per Porto San Giorgio’ presieduta da Pietro Dionisi.
Un pomeriggio iniziato alle 16.45 con la celebrazione della Santa Messa presso il Pic Pesca all’interno del Porto. Presenti esponenti di maggioranza e minoranza in consiglio comunale, ma anche i rappresentanti del mondo del commercio, della pesca e delle forze dell’ordine. E’ stata poi la volta del momento più significato della giornata, l’uscita in mare ed il lancio della corona in memoria dei caduti in Mare.
Un’edizione, quella di quest’anno che ha visto una piccola variazione al cerimoniale. Al rientro dalla processione la corona di fiori è stata recuperata dal gommone della Protezione Civile che, invece di portarla in banchina, l’ha consegnata ‘via mare’ ai bagnini della Cooperativa Delta di Confcommercio Marche Centrali guidati da Stefano Cencetti. Un incontro e un passaggio di consegna simbolico avvenuto al limite delle acque riservate alla balneazione (300 mt). E’ toccato poi agli stessi bagnini riportarla a terra a bordo del pattino di salvataggio. Una volta arrivata arriva la corona è stata presa in carico da Cencetti e consegnata alle autorità.
Il sindaco Nicola Loira e il capitano della Circomare di Porto San Giorgio Ciro Petrunelli hanno preso in consegna la corona e si sono recati al monumento dei caduti per la deposizione. Un momento molto sentito per tenere vivo il ricordo dei caduti in mare che continua a mietere vittime. Le ultime, in ordine cronologico, risalgo a qualche settimana fa a largo di Giulianova, in Abruzzo.
Nel frattempo in piazza Napoli si è proceduto all’accensione della padella gigante dell’Adriatico con successiva distribuzione della frittura di pesce. In prima linea anche l’assessore al Turismo Elisabetta Baldassarri anch’essa impegnata nei preparativi. Impiegati 10 quintali di olio, 8 quintali di calamaretti e 3 quintali di mazzancolle. Ottima la risposta di pubblico, turisti ma anche tanti sangiorgesi.
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