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Il racconto di Fabiano Alessandrini
in vacanza ad Ischia
:
“La cosa peggiore sarebbe andare via adesso”

TERREMOTO AD ISCHIA - "L'unica cosa di cui ci siamo accorti è stato un blackout di circa 10 minuti. Era l'ora di cena, ci trovavamo nella sala ristorante dell'hotel e con il personale l'abbiamo presa come un momento simpatico, ci hanno potato le candele e poco dopo è tornata la luce"

 

 

di Paolo Paoletti

Da ieri sera non è riuscito a contattare nessuno, tranne i suoi familiari, per via dei telefoni isolati. Fabiano Alessandrini, presidente Steat, si trova ad Ischia. Questa mattina abbiamo ascoltato il suo racconto del terremoto 4.0 che ha provocato la morte di due donne a Casamicciola, la parte più alta dell’isola. 

Mi trovo ad Ischia porto – racconta Alessandrini –  qui non abbiamo sentito nulla. L’unica cosa di cui ci siamo accorti è stato un blackout di circa 10 minuti. Era l’ora di cena, ci trovavamo nella sala ristorante dell’hotel e con il personale l’abbiamo presa come un momento simpatico, ci hanno portato le candele e poco dopo è tornata la luce. Ad un certo punto sono iniziate le chiamate e le telefonate sui cellulari e abbiamo capito che era accaduto qualcosa“.

Linee telefoniche che in pochi minuti si sono bloccate.“Ero passato a Casamicciola mezz’ora prima, di ritorno da Citara. Da quello che ci siamo resi conti con l’albergatoresono crollate le case della parte alta, quella più vecchia.  Proprio Casamicciola era già stata colpita da un altro terremoto circa 30 anni fa. Detta da uno che fa il geometra, in quei posti ci sono passato in auto diverse volte e la qualità edilizia è pessima, si vedono casette, casupole e quasi capanne. Basti pensare che l’epicentro è stato a Forio dove la qualità edilizia è di gran lunga superiore e di fatto non ci sono stati danni”.

Molta l’apprensione di amici e parenti che, per gran parte della serata di ieri, hanno cercato di mettersi in contatto con Alessandrini :”Sono riuscito a contattare casa e tranquillizzarli e niente altro – prosegue Alessandrini – poi questa mattina quando è tornata la linea internet ho trovato Whatsapp inondato di messaggi. Ci hanno detto che sono stati potenziati i traghetti per chi se ne vuole andare. Qui si vive una situazione di tranquillità. Forse la gente non si rende conto che Ischia è un’isola grande, ci sono circa 8 comuni diversi. Qui da me oggi non si è mosso nessuno. Stamattina sono sceso ad Ischia Porto e c’è una calma irreale rispetto al traffico dei giorni scorsi. A Casamicciola c’è anche l’altro porto d’imbarco per Napoli e probabilmente molti si sono riversati lì”.

Alessandrini è tra quelli che resteranno, avendo conosciuto di persona, come i tanti marchigiani, cosa significa convivere con il sisma: “La cosa peggiore sarebbe andare via adesso. Un terremoto di 4.0 da noi è stato quasi la normalità. Basta pensare alle tante scosse 3.6  che hanno continuato a susseguirsi da un anno a questa parte.  Purtroppo i morti sono dovuto essenzialmente alla pessima qualità dell’edilizia in alcune zone dell’isola”.

 


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