Da sinistra: Luciano Pazzi, il coordinatore del gruppo comunale di Protezione civile, Carlo Iommi, presidente della Lega Navale, Graziano Di Battista, presidente Ccia Fermo, Daniele Malavolta, deus ex machina dell’evento, Silvana Zummo, presidente Rotary club Fermo, Fabrizio Ortenzi di Asd Liberi nel vento, Valerio Vesprini, assessore allo sport e Ciro Petrunelli, comandante della Capitaneria di Porto
PORTO SAN GIORGIO – La Guldmann Cup scalda i motori, o meglio spiega le vele, e si prepara allo start della XI edizione. La regata nazionale 2.4 Mr si svolgerà sabato 26 e domenica 27 agosto per un totale di cinque regate in due giorni. La prima partenza sarà alle ore 13.00 di sabato, mentre l’ultima è fissata per le ore 15.00 di domenica. Sono attesi atleti dalla Campania, dalla Liguria, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romana per un’iniziativa che dà lustro alla città di Porto San Giorgio e che ad oggi vanta 24 iscritti. Non solo un evento sportivo, dunque, ma anche turistico che invita i regatanti e le loro famiglie a visitare e a scoprire il territorio sangiorgese.
“Una due giorni resa possibile grazie al lavoro di un team – ha commentato Daniele Malavolta -. Noi dell’Asd Liberi nel Vento abbiamo una base nautica eccellente, il Rotary club Fermo ci sostiene da sempre dandoci una grossa mano e la Camera di Commercio ha messo in piedi una bellissima iniziativa che darà alle persone anche la possibilità di rimanere più giorni qui a Porto San Giorgio. Dunque, il team c’è e funziona bene, anche grazie all’organizzazione della Lega Navale in unione con la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile e la Croce Azzurra”.
“Siamo cresciuti e non ci dobbiamo più nascondere – continua Malavolta -. Abbiamo fatto regate a Mandello del Lario che è il top in Italia, noi siamo a quei livelli. Tra due settimane a Cattolica si terrà il campionato italiano e non ci saranno 23 imbarcazioni. Ecco, noi ne contiamo quasi 25 per questo week end”. “La federazione è ben felice di noi – riferisce Malavolta – e venerdì verrà proprio il presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, a trovarci. Noi siamo pronti, il tempo è dalle nostra parte: ci sono tutte le premesse per dar vita ad una bella iniziativa”.
Liberi nel vento è un’associazione nata insieme alla Lega Navale di Porto San Giorgio e ora sta diventatando un’eccellenza a livello nazionale e la partecipazione riscossa per l’edizione XI del Trofeo “Sandro Ricci – Rotary Fermo” ne è la conferma. Liberi nel vento è la prima organizzazione per base nautica e logistica in Italia. Sabato e domenica verranno tante barche, anche di più di un campionato italiano, perché la location e la comodità che Porto San Giorgio offre è inimitabile. “C’è un punto di attracco comodo e questo è fondamentale – puntualizza Carlo Iommi, presidente della Lega Navale -, la nostra è l’unica base nautica all’altezza e all’avanguardia per questo tipo di manifestazioni e questo è un vanto per la città”.
Due giorni non solo di sport, ma anche di turismo come spiega il presidente della Ccia Fermo, Graziano Di Battista: “Disponiamo di un territorio bellissimo: ricco di colline, di paesaggi, di moda, di prodotti enogastronomici e soprattutto dove c’è il mare. Ecco, in quei momenti in cui il turismo classico va a scendere, noi abbiamo il dovere di fare dei richiami e riportare l’attenzione su quello che di più bello abbiamo, ossia il mare. Dunque, il tutto nasce per allungare un po’ il periodo di permanenza delle regate qui a Porto San Giorgio”.
A controllare il regolare svolgimento della manifestazione ci sarà la Capitaneria di Porto. “Dal punto di vista umano sono molto colpito dal successo che sta riscuotendo la Guldmann Cup e apprezzo tantissimo questo genere di iniziative – ha commentato Ciro Petrunelli, comandante della Capitaneria di Porto -. Da autorità marittima, in questi casi siamo sempre presenti, perché è un evento attinente alla nostra attività che si svolge in mare e intorno alla costa. Tuttavia non posso che essere gratificato quando vedo il territorio crescere ed essere valorizzato anche attraverso una forma di turismo”. Oltre all’apporto che darà la Capitaneria di Porto in mare, a fornire un supporto a terra ci penseranno la Protezione Civile e la Croce Azzurra di Porto San Giorgio.
Leonardo Nevischi
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