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Giulio Angelucci, “Licini e la Citèra Picena. Sesso, politica, pittura”

L’affascinante tema della serata riguarderà i rapporti tra l’arte di Osvaldo Licini e il mito della Sibilla Appenninica, leggendaria abitatrice della grotta nel monte dal quale prende il nome la catena che delimita l’orizzonte occidentale dei paesaggi liciniani.

Terzo appuntamento sabato 26 agosto alle ore 21 dell’edizione 2017 della rassegna “Incontri d’Arte” sul terrazzo panoramico di Monte Vidon Corrado curata da Daniela Simoni, presidente del Centro Studi Osvaldo Licini in collaborazione con il Comune di Monte Vidon Corrado. Sarà una conversazione d’arte di Giulio Angelucci, storico dell’arte, già docente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, da decenni studioso dell’arte di Licini.

 

L’affascinante tema della serata riguarderà i rapporti tra l’arte di Osvaldo Licini e il mito della Sibilla Appenninica, leggendaria abitatrice della grotta nel monte dal quale prende il nome la catena che delimita l’orizzonte occidentale dei paesaggi liciniani. La conversazione d’arte di Angelucci si intitolerà “Licini e la Citèra Picena. Sesso, politica, pittura” e tratterrà delle implicazioni forti che tale mito ha avuto nella cultura e nella pittura del grande astrattista europeo.

“Attualmente prossimo all’estinzione – scrive Angelucci – il mito della Sibilla era ancora abbastanza vivo nel primissimo dopoguerra, quando l’etnografo Paolo Toschi rendeva conto di una sua breve ricognizione del sito”.

L’erranza del Guerrin Meschino, cavaliere protagonista del romanzo cavalleresco di Andrea da Barberino, la leggenda affine tedesca del Tannhäuser messa in musica da Wagner hanno sicuramente influenzato l’immaginario liciniano e alimentato la creazione della sua originale mitografia che ha come protagonisti i Personaggi, gli Olandesi Volanti, le Amalassunte, gli Angeli Ribelli.

Al termine sarà possibile ammirare queste icone dell’arte liciniana nella mostra “Nello studio di Osvaldo. Licini dal lapis alla tela (1926-1956)” all’interno della Casa Museo Licini.

 


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