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Quote rosa, faccia a faccia Loira-consigliera
pari opportunità: si va ai supplementari

PORTO SAN GIORGIO - Il primo cittadino ha incontrato le consigliere, sia quella regionale che quella provinciale, della commissione pari opportunità: «Non escludo di poter procedere ad una eventuale revisione dell’esecutivo. Per ora tuttavia resto fermo su questa posizione. Tutti i miei assessori mi hanno garantito di essere pronti a fare un passo indietro, se richiesto, per fare posto ad un’altra donna»

La giunta Loira

di Sandro Renzi
Un percorso per arrivare entro qualche mese ad adeguare la composizione della giunta sangiorgese alla norma sulle quote rosa. E’ quanto hanno proposto al sindaco Nicola Loira le consigliere, sia quella regionale che quella provinciale, della commissione pari opportunità. Si è chiuso con questo invito, che sarà anche formalizzato nero su bianco dalle rappresentanti istituzionali nelle prossime ore, l’atteso faccia a faccia chiesto dal primo cittadino per spiegare le motivazioni che lo hanno portato a nominare un esecutivo che prevede al suo interno una sola donna. La norma invece parla chiaro. In giunta dovrebbe esserci un’altra esponente in quota rosa oltre alla Baldassarri.

Il sindaco Nicola Loira

«Non escludo di poter procedere ad una eventuale revisione dell’esecutivo –spiega il sindaco- per ora tuttavia resto fermo su questa posizione. Valuterò attentamente nelle prossime settimane cosa fare anche se il ricorso al Tar appare assai probabile come annunciato dalla minoranza» Loira rimarca di non aver messo un punto a questa vicenda che ha animato l’estate politica a Porto San Giorgio. «Questa amministrazione è un treno in corsa, se c’è la possibilità di aggiungere un vagone senza deragliare si potrà prendere in considerazione anche una modifica della giunta. Di fronte abbiamo comunque sfide importanti e tutti i miei assessori mi hanno garantito di essere pronti a fare un passo indietro, se richiesto, per fare posto ad un’altra donna».

Ma chi? E soprattutto, al posto di quale assessore? Per ora Loira non ci pensa. «Ho illustrato il percorso fatto e le motivazioni che mi hanno portato a fare queste scelte –ha aggiunto Loira- memore delle esperienze passate». Sia come assessore che come consigliere e negli ultimi cinque anni come sindaco. «Scelte prese in base ad un criterio guida, prevalente su tutti, quello della fiducia, ancor prima che politico. E’ stato questo il punto di partenza della compagine amministrativa che va a trovare l’equilibrio con altri criteri come l’appartenenza politica, la disponibilità di tempo o la competenza». Loira ha quindi difeso il suo operato dimostrando, carte alla mano, pure i tanti inviti rivolti a diverse donne a fare parte della sua giunta.

«Ho incontrato pure rappresentanti della società civile oltre che esponenti delle liste ma non ho ottenuto la loro disponibilità» svela ancora il primo cittadino che dopo la diffida delle consigliere regionali si era subito attivato per tastare il terreno. «Ho testimoniato la difficoltà delle stesse liste a rispettare la norma sulle quote rosa e ribadito che la soluzione adottata è la migliore per garantire la governabilità del paese”. Questione aperta, insomma, ancora per un po’, in attesa delle contromosse che l’opposizione, a partire dai consiglieri Del Vecchio e Vitturini, hanno annunciato di voler fare, ovvero il ricorso al Tar. Il sindaco intanto va dritto per la sua strada. Il confronto di oggi a Fermo è stata però l’occasione per ribadire che chi lo taccia di mancata sensibilità su questo tema è il malafede.


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