Parte con una sala congressi gremita alla Casa del volontariato l’avventura di Città e futuro, il nuovo movimento costituito a Porto Sant’Elpidio. Non si è parlato espressamente di un impegno diretto per le prossime elezioni amministrative 2018 in città, ma dell’intenzione di costituire un gruppo di lavoro trasversale incentrato sulla partecipazione. Oltre 150 persone hanno risposto all’invito degli organizzatori. In sala diversi esponenti politici locali, dal presidente del Consiglio comunale Vitaliano Romitelli ai consiglieri Sergio Ciarrocca, Andrea Balestrieri, Enzo Farina, Giorgio Famiglini, Andrea Balestrieri, Marco Fioschini, il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Andrea Putzu. Ad aprire Paolo Pistilli, referente del movimento, che ha presentato la “rotta verso il futuro” del gruppo. “In tanti ci hanno contattato per capire quali fossero le nostre intenzioni e cosa faremo. L’obiettivo è parlare di Porto Sant’Elpidio e costruire insieme un progetto di cui i cittadini siano protagonisti. Crediamo fortemente che il cambiamento sia possibile”. Cambiamento è proprio la parola che ricorre più spesso nel corso dell’incontro, durato circa un’ora ed accompagnato da alcuni contributi video.
Dopo l’intervento iniziale tocca a Lucia Ferroni, avvocatessa dedicatasi da qualche tempo all’imprenditoria. “Intervengo per parlare di quanto possa essere gratificante affrontare un progetto nuovo, a volte è necessario cambiare gli orizzonti, cercare nuovi stimoli. Io l’ho fatto, sospendendo la mia professione per lavorare in alcune imprese, fino a creare un’attività insieme ad un’amica. Ho accettato di essere qui perchè ho conosciuto giovani preparati e con le idee chiare, che credo meritino una possibilità. Non si cambia da soli, serve sempre una squadra”. A seguire è Lorenzo Pezzola, poliziotto e componente del Sap Sindacato autonomo di polizia. “Anch’io ho accettato di partecipare perché chi mi ha invitato mi ha convinto della bontà del progetto. Quello della sicurezza è un tema complesso, vediamo problemi di vario genere che ci danno la sensazione di un peggioramento. Di recente le normative stanno andando incontro, fornendo maggiori poteri agli enti locali, serve però una riorganizzazione economica che attribuisca alla sicurezza le risorse necessarie. Magari può servire selezionare eventi che portino un beneficio alla città, risparmiando su iniziative meno significative, anche perchè con le nuove disposizioni servono accorgimenti sempre più rigorosi per garantire la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche. Si tratta comunque di un percorso che va effettuato coinvolgendo i cittadini, perchè nessuno meglio di loro conosce i problemi e può indicare le criticità del luogo in cui vivono”.
Terzo ed ultimo contributo, quello di Giorgio Marcotulli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, ma presentato in qualità di tecnico. Un intervento articolato, il suo (non manca tra il pubblico chi l’ha vista come un’investitura per la candidatura a sindaco) partito dalle opere pubbliche che hanno inciso di più nella Porto Sant’Elpidio dell’ultimo ventennio. “Oggi abbiamo tre aree industriali, ma senza una vocazione precisa. Certo è impossibile pensare di riconvertirle nel breve periodo, ma un tema che dobbiamo porci è quello di studiare come utilizzare meglio le nostre aree produttive e come caratterizzarle. Uno degli investimenti più importanti è stato il lungomare Europa, rimasto però senza uno sbocco. Il lungomare sud è stato un progetto bellissimo nell’immediato, ma oggi ci troviamo con un litorale completamente insufficiente. Per la difesa della costa sono stati spesi tanti soldi, siamo una delle città che ha avuto gli investimenti più significativi, ma i risultati sono quelli che conosciamo. Anche il Teatro delle api è stato un investimento importante ed è una struttura di pregio, ma sarebbe bello che il fulcro culturale della città si trovasse in uno spazio in cui è piacevole una passeggiata o fermarsi per un gelato dopo lo spettacolo. Abbiamo bisogno di una seria opera di cura del verde e decoro urbano, che interessi le nostre ville storiche tralasciate, la pineta, per la quale qualcosa si è tentato, ma non è sufficiente. Stiamo mettendo sul tavolo questioni impegnative, ma credo si debba partire da qui per costruire un progetto che possa davvero portare Porto Sant’Elpidio più lontano. Per pensare di proiettarsi al futuro serve determinazione e servono le competenze di tutti”.
Applausi in sala. Città e futuro promette di tornare presto per un percorso incentrato sulla partecipazione dei cittadini. La rotta, pur non nominata, è per le amministrative 2018.
M.M.
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