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Tutto da rifare,
l’iter per il piano del porto
riparte da zero

PORTO SAN GIORGIO – Questa mattina l’assessore all’urbanistica, Massimo Silvestrini, ha personalmente formalizzato la ricostituzione del gruppo di lavoro che dovrà mettere mano al piano. “Ne faranno parte un paio di tecnici comunali –annuncia Silvestrini- a loro spetterà il compito di ricominciare l’iter burocratico”. Riprendere quindi i contatti con i tecnici della Regione anche in vista della firma di un nuovo accordo di programma con l’ente dorico. Quello stipulato qualche anno fa infatti non ha più alcuna valenza

 

di Sandro Renzi

Tutto da rifare. L’iter per l’approvazione del piano del porto riparte da zero. Occhio e croce occorreranno almeno un paio di anni prima che la Regione vari una nuova pianificazione per quell’area, così strategica per la città, ma che attende ormai da decenni un rilancio. Questa mattina l’assessore all’urbanistica, Massimo Silvestrini, ha personalmente formalizzato la ricostituzione del gruppo di lavoro che dovrà mettere mano al piano. “Ne faranno parte un paio di tecnici comunali –annuncia Silvestrini- a loro spetterà il compito di ricominciare l’iter burocratico”. Riprendere quindi i contatti con i tecnici della Regione anche in vista della firma di un nuovo accordo di programma con l’ente dorico. Quello stipulato qualche anno fa infatti non ha più alcuna valenza. Capitolo Vas. “Dobbiamo fare la valutazione ambientale strategica –prosegue l’assessore- ed i tempi per l’ottenimento possono variare tra i 300 ed i 400 giorni”. Se a questi si aggiungono altre incombenze burocratiche è facile prevedere che occorreranno all’incirca 2 anni prima che la Regione approvi il piano regolatore generale dell’approdo. “Iter lungo –ammette Silvestrini senza mezzi termini- tanti i parei da ottenere, per questo motivo lo staff comincerà subito a lavorare. Alla politica spetterà invece il compito di riprendere i contatti con l’assessore Casini che ha la delega ai porti”. C’è poi la questione delle aree a terra di proprietà del comune. “Anche la loro destinazione andrà definita nell’ambito del Prg comunale” aggiunge l’assessore. La pianificazione del porto, come peraltro più volte ribadito, non potrà prescindere infatti dagli interventi a terra. Di tutto questo si è discusso questa mattina in comune. “Se tutto filerà liscio in un paio di anni completeremo il percorso” rimarca Silvestrini.

Il punto di partenza ovviamente resta quello di un anno fa quando in maggioranza, sempre a guida Loira, furono individuate delle volumetrie realizzabili all’interno del porto notevolmente inferiori rispetto alla proposta avanzata dai privati: 12mila metri quadrati a fronte dei 21mila richiesti dal Marina. Già i privati. “Li riconvocheremo per far conoscere loro le nostre intenzioni. Certo sarebbe opportuno trovare un punto di accordo con loro”. L’auspicio di Silvestrini, consapevole che le distanze restano ancora piuttosto evidenti.


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