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Lotti di Casabianca:
Seccia chiede la condanna
per tutti gli imputati,
esclusa la Coop come parte civile

FERMO - L'udienza è stata rinviata al 29 novembre per le arringhe della difesa

Il procuratore Domenico Seccia

di Paolo Paoletti

Nuovo capitolo, quello scritto oggi, per il processo sui lotti di Casabianca. L’indagine ipotizza, a carico di otto imputati, i reati di tentata concussione in concorso tra loro, e, per due di loro, anche l’ipotesi di reato di corruzione. Questa mattina, presso il tribunale di Fermo si è tenuta la requisitoria della pubblica accusa rappresentata in aula dal Procuratore della Repubblica Domenico Seccia. Un lungo intervento, quello del Procuratore, durante il quale questi ha ricostruito, nel dettaglio, l’intera inchiesta partita nel 2014. Per la tanto attesa sentenza, che secondo molti sarebbe potuta arrivare già questa sera, dovrà attendere. L’udienza infatti è stata rinviata al 29 novembre prossimo dove verranno ascoltate le arringhe dei vari legali della difesa. Il Procuratore Domenico Seccia ha chiesto la condanna per tutti gli otto imputati. L’indagine infatti ipotizzava un affare milionario con possibili scambi di favori per ricevere benefici relativi alla compravendita degli ormai noti lotti di Casabianca. Il tutto cercando di costringere, sempre secondo le ipotesi, la Cosmo Spa, la Toredil e alcune cittadine titolari dell’area progetto 40 a cedere i terreni di loro proprietà.

In mattinata invece è stata ufficialmente e definitivamente respinta la richiesta di revoca del primo rigetto per la Coop che aveva chiesto di essere riammessa come parte civile. Dunque quest’ultimo soggetto risulta definitivamente fuori dalle eventuali possibili richieste risarcitorie.

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