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Marco Sansovini, a segno nel primo
pareggio in Serie C della Fermana,
parla da neo canarino

IL BOMBER - Il nuovo super acquisto del sodalizio fermano, messo a segno al limite dell’orario di chiusura del calcio mercato lo scorso 31 agosto, riferisce della sua prima gara in maglia gialloblù e getta l'occhio sulla stagione. "Sento di essere capitato in un bel gruppo, dovrò dare molto, soprattutto in termini di esperienza"

Marco Sansovini

MARINA D’ALTIDONA – Marco Sansovini, romano, classe 1980, acquisto di qualità e di esperienza, soddisfa le prime curiosità di chi lo attendeva con ansia tra gli uomini di mister Destro.

Sulla partita appena disputata a Bolzano (dove, il suo gol e quello del compagno Lupoli, hanno fatto guadagnare il primo punto in classifica):

Non può lamentarsi di questo debutto, perché ha confermato sul campo un biglietto da visita ben noto: “Sono stato soddisfatto non solo per la rete personale ma perché tutta la squadra ha saputo tenere la testa alta, senza demoralizzarsi in un momento di difficoltà”.

Sull’addìo alla sua squadra di provenienza, il Teramo:

“Sono andato via dal Teramo perché, oltre a riassestamenti di budget che la società aveva in programma, avvertivo che la piazza non mi voleva più bene: ho cercato comunque fino all’ultimo di rimanere, anche facendo un passo verso di loro e cercando di farli risparmiare, ma non è stato raggiunto l’accordo”.

Sul suo nuovo mister, Flavio Destro:

“Da subito è stato un ottimo comunicatore: dà delle direttive molto chiare e trasparenti . Ovvio che gli sono grato perché mi ha dato subito la possibilità di esprime le mie capacità”

Sulla piazza di Fermo:

“Ho avuto davvero un’ottima impressione, un ottimo ambiente ed un folto pubblico che mi ha ben accolto; inoltre mi ricordo bene una curva gremita e calda avendo già giocato al Recchioni nel 2005 in C1 con il Pro Sesto”.

Sui suoi nuovi compagni:

“Sento di essere capitato in un bel gruppo, dove ognuno sa di avere la sua responsabilità. Tra loro io so che posso, e anzi devo, dare molto, specie a chi è più giovane ed inesperto di me e si approccia per la prima volta a questa dura categoria, anche se per me c’era già nella Fermana chi era potenzialmente pronto ad affrontarla già, come, a mio parere, D’Angelo e Petrucci, decisamente all’altezza della serie C”.

Sul suo passato in B e sul suo allenatore al Pescara, Zeman:

“Ricordo i miei sogni da ventenne e devo dire che sono contento di dove sono arrivato, anche se si nutre sempre un rammarico per quello che non si è riusciti a conquistare (si riferisce alla massima serie), ho comunque avuto un bel percorso di maturazione e devo ritenermi contento delle tante emozioni vissute nella mia carriera da professionista (da non dimenticare che vanta compagni come Verratti e Immobile). Per quanto riguarda Zeman, resta per me un mister indimenticabile, non solo come personaggio ma anche per la grande mole di lavoro con cui ci teneva impegnati: palestra, balzi, corsa, insomma allenamenti molto intensi e decisamente lunghi”.

Silvia Remoli 

 


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