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La sorpresa:
in visita alla cattedrale di Matera, fermani incontrano il nuovo vescovo don Rocco (VIDEO)

MATERA - Don Rocco Pennacchio: "E' sempre la prima attenzione quella dei giovani. In questo  momento c'è una necessità, mi sembra di aver capito, ovvero di aiutare le popolazioni colpite dal sisma"
Il servizio di TRM Network

 

 

di Paolo Paoletti

foto e servizio di TRM Network

In concomitanza con l’annuncio di Mons. Luigi Conti a Fermo, nella giornata di ieri, la cattedrale di Matera ha ospitato una cerimonia simile. Anche qui l’Arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, alla presenza del presbiterio diocesano e di un nutrito numero di fedeli,  ha letto la bolla pontificia di nomina. In tantissimi hanno voluto condividere questo importante momento con il loro parroco don Rocco Pennacchio. Il tutto è stato raccontato dall’emittente TRM Network (leggi l’articolo) in un servizio che ha immortalato anche quella che è stata una sorpresa inaspettata. Durante la cerimonia infatti, un gruppo di turisti di Fermo è entrato casualmente  in cattedrale per ammirarne la bellezza e caso ha voluto che siano stati proprio loro i primi ad aver conosciuto e abbracciato il loro nuovo Pastore.

Don Rocco che che dichiarato alla tv: “C’è sicuramente il dispiacere di lasciare Matera e la mia famiglia ma anche l’impegno e  la responsabilità di un incarico che è gioioso e bello, perché questa diocesi di Fermo possa insieme a me crescere ancora di più nella fede del Signore”.

Il futuro arcivescovo di Fermo ha parlato anche di quelle che saranno le sue  priorità:”E’ sempre la prima attenzione quella dei giovani. In questo  momento c’è una necessità, mi sembra di aver capito, ovvero di aiutare le popolazioni colpite dal sisma, recuperare speranza e voglia di vivere, perché il terremoto del 31 ottobre scorso è stato veramente devastante pur, per fortuna, non avendo causato vittime umane. Partiremo da lì. La diocesi è anche molto esposta sul tema dell’accoglienza, della carità, degli immigrati e quindi sicuramente cercherò di consolidare il lavoro fatto facendo qualche passo in più”.


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