di Giorgio Fedeli
Continuano da parte del Commissariato di polizia di Fermo le attività di controllo straordinario del territorio, così come disposto dal questore di Ascoli Piceno e Fermo, Luigi De Angelis, le attività straordinarie di controllo del territorio rivolte, in modo particolare al quartiere Lido Tre Archi e alla fascia costiera della provincia fermana.
E ora, sul fronte prostituzione, non sono più solo le ‘lucciole’ a essere nel mirino. Nella morsa della polizia del commissariato di Fermo, guidata dal dirigente Leo Sciamanna, rischiano di finirci anche i proprietari delle case ‘hot’, molti dei quali fino a oggi hanno fatto spallucce dicendo di non sapere cosa succedesse all’interno dei loro appartamento. Ebbene, dopo il controllo, scatta la comunicazione. A quel punto, se nella casa si continua con il meretricio, il proprietario rischia il favoreggiamento della prostituzione e anche il sequestro dell’immobile.
“Le attività serrate sono rivolte, oltre che al controllo del territorio, particolarmente utile in un quartiere come quello di Lido Tre Archi, ma anche – fanno sapere dal commissariato guidato dal dirigente Leo Sciamanna – per prevenire e reprimere reati come quelli predatori e inerenti il settore degli stupefacenti”.
I CONTROLLI EFFETTUATI IERI
Nel pomeriggio di ieri, come è ormai prassi, è stato svolto l’ennesimo servizio con l’impiego di personale del Commissariato di Fermo e varie pattuglie del Reparto Prevenzione Abruzzo di Pescara, Nell’occasione sono state e controllate numerose autovetture ed identificate molte persone. “L’attività è certamente indispensabile per verificare le persone che vi gravitano attesa la mutabilità repentina dei ‘personaggi’, a volte gravati da precedenti penali e di polizia, che vi orbitano. Questo – aggiungono dal commissariato di Fermo – consente anche di analizzare i fenomeni criminali che vi insistono oltre che i possibili sviluppi nel tempo. Aiuta quindi a calibrare mirati interventi di polizia. Nell’occasione sono state controllate tre attività commerciali abitualmente frequentate da pregiudicati o comunque persone che gravitano ai margini della criminalità locale.
PROSTITUZIONE NEL MIRINO
E’ opportuno segnalare che parallelamente altro personale del commissariato di Fermo ha dato luogo ad una attività di contrasto al fenomeno della prostituzione che viene esercitata all’interno di appartamenti della fascia costiera. In particolare sono state individuate tre appartamenti “a luci rosse”, identificando alcune prostitute che vi esercitano la prostituzione pubblicizzando la loro attività su siti on-line e riviste specializzate.
LA “NOVITA'”
Da tempo questo ufficio dopo aver individuato gli appartamenti utilizzati per la prostituzione, oltre a verificare la regolarità del contratto, a volte inesistente e quindi come si suole dire in nero, pone il proprietario dell’immobile a conoscenza dell’attività che viene svolta all’interno dell’unità abitativa stessa. Questo in relazione al fatto che i proprietari hanno praticamente sempre sostenuto di ignorare quanto accadesse negli immobili di loro proprietà.
I RISCHI PER I PROPRIETARI DEGLI APPARTAMENTI
La comunicazione effettuata da personale del commissariato serve per una possibile segnalazione all’autorità giudiziari per il reato di favoreggiamento alla prostituzione con possibile conseguenza, laddove il reato dovesse perdurare, il sequestro dell’appartamento.
Il dirigente del commissariato di Fermo, il vicequestore Leo Sciamanna
GLI EFFETTI POSITIVI DELLA COMUNICAZIONE AI PROPRIETARI
Appare utile segnalare che già alcuni immobili, in seguito all’attività del Commissariato, sono stati lasciati dalle utilizzatrici. Si registra pertanto una flessione interessate del fenomeno della prostituzione esercitata all’interno di appartamenti come del resto in strada in seguito ai numerosi e ripetuti servizi di controllo straordinari del territorio a questo dedicati.
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