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Catalini incontra Loira: per la città una casa di riposo, rete digitale e metodo Montessori nelle scuole

PORTO SAN GIORGIO - Positivo confronto tra il sindaco ed una delegazione guidata dal presidente del Consiglio comunale su tre temi promossi da “il Centro - Uniti per Porto San Giorgio”

Riconversione per l’accoglienza e informazione 2.0. Queste le due voci, i due temi principali alla base della riunione svoltasi ieri tra il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, ed una delegazione civica, guidata dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Catalini, durante la quale sono stati presentati i due progetti che, nell’ultima campagna elettorale, la lista civica “il Centro – Uniti per Porto SanGiorgio” aveva ideato e promosso, nati dalla cittadinanza, rivolti alla cittadinanza.

Riconversione, dunque, perché di riconversione della struttura ospedaliera cittadina si era fatta proposta, qualche mese fa, nell’ottica di supplire ad una mancanza di questo Comune: quella di una casa di riposo, aperta a tutti e rispondente a modelli di inclusione e senilità attiva.

La crescente esigenza dei cittadini di terza e quarta età di rimanere a vivere nel proprio paese, evitando la migrazione, oggi inevitabile, verso strutture dell’entroterra ed il conseguente sradicamento dal territorio vede la necessità crescente di una simile struttura. Se la popolazione italiana, infatti, è destinata ad un progressivo quanto inesorabile invecchiamento e la nostra cittadina attualmente dispone solo di due strutture di accoglienza (una delle quali è esclusivamente femminile ed accoglie principalmente in Residenza protetta), è fondamentale dare una risposta a tale problematica sia aumentando la disponibilità numerica dei posti, sia ampliando l’offerta a persone di sesso maschile oltre che femminile, come pure a coppie di coniugi. Semplicemente accoglienza, quindi.

Ritenendo che sia arrivato il momento di dare corso alla proposta, questa ha già un suo concreto progetto, basato, come detto, sulla riconversione. La struttura individuata è quella esistente dell’ex ospedale di Porto San Giorgio, già adeguata agli standard assistenziali ed in regola con gli impianti (antincendio, utilizzo di spazi comuni, cucina, servizio di portineria e molto altro), nella quale attualmente sono presenti L’ADI ed un centro riabilitativo, della quale, però, molti degli spazi sono inutilizzati o poco razionalizzati. Sarebbe sufficiente, quindi, riqualificare l’immobile, ed al contempo gli spazi verdi circostanti, nei quali realizzare percorsi sensoriali ed orti, per creare una Casa di Riposo, oltre ad una Residenza Protetta, nucleo di RSA, che si costituirebbe con un poliambulatorio, oltre all’integrazione con il centro riabilitativo che verrebbe potenziato con la realizzazione della piscina riabilitativa, da adoperarsi sia per gli utenti della struttura sia per i pazienti Asur.

In tale maniera, nel centro del comune, si creerebbe un unico soggetto erogatore di quei servizi che oggi si possono trovare in strutture di eccellenza ubicate solo nell’Anconetano e nel Pesarese.

La gestione della struttura, poi, per come ipotizzata, può essere concessa in affidamento con evidente ricaduta sul territorio comunale in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, anche per i più giovani, e di alleggerimento delle azioni di sostegno dei servizi sociali comunali, con miglioramento della situazione generale e qualità della vita in città.

Perciò, parlando di miglioramento della qualità della vita, non solo per i residenti, stavolta, ma soprattutto, e conformemente alla vocazione sangiorgese, per i turisti che si è pensato un paese 2.0.

L’altro progetto, infatti, presentato al sindaco riguarda l’accessibilità dell’informazione, direttamente nelle mani di ciascuno. L’idea, che nasce dall’ampliamento del concetto di accessibilità, già sposato dalla presente Amministrazione con il rifacimento del centro cittadino, è quella di rendere sempre visibile tramite smartphone non solo le informazioni (come orari di sportelli al pubblico, numeri utili, ecc.) relative ad uffici e luoghi di interesse (come farmacie, capolinea dei bus, stazione ferroviaria), ma anche quelle dei monumenti sangiorgesi, non sempre visitabili o perché propreità di privati o perché non prevista la loro apertura. E così, tramite una rete digitale di minitrasmettitori, il dispositivo che ne è in prossimità riceve tutti i dati. Un sistema questo, superiore al mero QRcode, dato che consente anche ai minorati della vista, il dialogo con la sorgente informativa, per un’accessibilità che sia davvero per tutti.

Due progetti, dunque, volti al miglioramento della qualità della vita a Porto San Giorgio, insieme ad un tema, più che un progetto: quello dell’istruzione secondo il metodo Montessori.

Se, infatti, è vero che in paese siano già stati attivati dei cicli scolastici dedicati nelle scuole dell’infanzia e primaria, è altresì necessaria la prosecuzione di tale percorso di apprendimento anche nelle prime classi della secondaria. La volontà è quella di proseguire e ultimare questo iter didattico, sebbene restino ancora da definire le modalità di attuazione, prima tra tutte l’opportunità e la convenienza di una sede scolastica unica dedicata.


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