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Fermana – Samb: il tifo rispecchia
la partita, un botta e risposta continuo
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DERBY - Il calore sugli spalti contrasta con il freddo climatico che sembra appartenere piuttosto ad un autunno inoltrato: i fari accesi della notturna tornano ad illuminare senza intoppi la compagine gialloblù definitivamente vittoriosa
La squadra sotto la curva Duomo dopo la vittoria

I tifosi raccolti in curva Duomo

FERMO – Sono tornati tutti al Bruno Recchioni, e forse anche qualcuno in più, a vedere il proseguo del match interrotto lo scorso 3 settembre per la rottura e l’incendio improvviso del generatore di corrente elettrica.

La seconda parte della sfida in notturna ha confermato la Fermana quale vincitrice del derby, che è terminato sul 2-0 grazie al gol di Iotti, servito indirettamente dalla conclusione di Petrucci devitata da Aridità.

Le tifoserie avversarie, di consistente presenza da ambo le fazioni, hanno cantato e saltato tutto il tempo, non solo per scaldarsi in questo mercoledì sera freddo ed umido, ma soprattutto per incitare i propri beniamini, intonando alcuni cori palesemente campanilistici altri più canzonatori e riferiti alla mancanza di luce dal 31° minuto in poi della scorsa volta.

Fatto sta però che sono stati i fermani ad avere l’ultima parola, anzi, l’ultimo sfottò, invitando gli ospiti rivieraschi a “spegnere la luce” dopo il triplice fischio arbitrale.

Tra i tifosi sparsi in curva e tribuna, oltre ai familiari di tanti giocatori, anche uno di questi, Massimo D’Angelo, in stampelle dopo l’infortunio subito domenica contro il Mestre, ed in attesa di avere il responso definitivo che chiarisca la causa del suo dolore al ginocchio.

Come sempre, la squadra è sostenuta dai primi rappresentanti della città, e cioè dai membri della sua amministrazione comunale: felicissimo il sindaco Paolo Calcinaro, tornato dal Micam di Milano, e, con lui, gli assessori Alberto Maria Scarfini e Alessandro Ciarrocchi, la presidentessa del Consiglio comunale Lorena Massucci, i consiglieri Manuela Luciani, Stefano Faggio, Daniele Iacopini, Luigi Rocchi, Mirko Temperini.

I giocatori, a fine partita, non hanno esitato un istante a raccogliersi tutti (panchina e staff compresi) per poi correre verso la curva Duomo e le tribune per ricambiare con un grande salto l’affetto ricevuto e godersi i lunghi applausi e le grida di gioia.

Silvia Remoli

 

Fotogallery

I giocatori canarini sotto la curva

Spettatori in tribuna per Fermana – Sambendettese

La curva Duomo festante a fine partita


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