Appena qualche ora dopo le bordate del sindaco Alessio Terrenzi sul ricorso al Tar per il mancato rispetto della legge sull’equilibrio di genere (leggi l’articolo) è arrivata la replica della coalizione di Fabio Conti. Il primo cittadino, letto il ricorso presentato dall’avvocato Andrea Agostini, di cui sono firmatarie la consigliera comunale Monia Tomassini e la coordinatrice dei Democratici e popolari Cristiana Tosoni, le ha accusate di essersi rivolte al giudice perché interessate a ricoprire la carica di assessore.
“Il sindaco, non contento di avere, nonostante l’incarico che ricopre, violato una legge dello Stato, invece di correre ai ripari e di mettersi in regola se la prende con Monia Tomassini e con Cristiana Tosoni che hanno meritoriamente impugnato l’atto di formazione della giunta di Sant’Elpidio a Mare – la replica dell’opposizione – Con squallida demagogia si appiglia alla formula legale utilizzata nell’atto di impugnazione nel quale si afferma che le ricorrenti “sono soggetti portatori di interesse qualificato a ricevere un incarico assessorile”, volendo far con questo intendere che Cristiana e Monia abbiano aspirazioni a ricoprire la carica di assessore. Così ovviamente non è, ma Terrenzi, evidentemente digiuno di diritto amministrativo, non sa evidentemente che per ricorrere al Tar bisogna che un interesse legittimo sia leso, anche se solamente in astratto e la formula utilizzata nell’atto sta a significare che le ricorrenti sono legittimate a rivolgersi al tribunale amministrativo, così come lo sarebbe qualsiasi cittadino italiano di genere femminile. Il sindaco però evidentemente non conosce neppure le proprie prerogative, visto che la nomina dei componenti della giunta spetta solo a lui ed è quindi chiaro che sarebbe impossibile quello che lui stesso vuole far credere a tutti”.
Secondo la coalizione che ha sostenuto Fabio Conti alle scorse elezioni amministrative, la questione è solo ed esclusivamente di rispetto della legge. “Se Terrenzi avesse fin dall’inizio rispettato la legge, non ci sarebbe stato nessun ricorso e neppure sarebbe stata necessaria da parte sua una simile arrampicata sugli specchi, nel tentativo di mettere alla berlina due persone universalmente stimate, Monia Tomassini e Cristiana Tosoni, che ancora una volta si sono messe a disposizione della collettività, per riaffermare un valore che dovrebbe stare a cuore a tutti: quello della legalità”.
M.M.
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