di Paolo Paoletti
“Accoglietemi con semplicità ed amicizia” aveva detto Mons. Rocco Pennacchio subito dopo la nomina ad Arcivescovo di Fermo. Ora la comunità si prepara ad accogliere il nuovo Pastore. E’ stata infatti ufficializzata la data della cerimonia d’insediamento del nuovo Arcivescovo che si terrà nel pomeriggio di sabato 2 dicembre in cattedrale. La seconda bella notizia è che la cerimonia si svolgerà all’interno del duomo che sarà riaperto dopo i lavori di recupero e consolidamento a seguito delle ferite del terremoto. Un segno di speranza anche per i tanti comuni dell’entroterra che nell’ultimo anno si sono trovati a convivere con i disagi del sisma e a cui l’Arcivescovo uscente Mons. Luigi Conti, non ha mai fatto mancare il sostegno.
La cerimonia di arrivo di Mons. Pennacchio non dovrebbe coincidere con la riapertura della cattedrale che, salvo imprevisti o rallentamenti della fase finale dei lavori, dovrebbe avvenire qualche settimana prima. Quello del due dicembre sarà un momento importantissimo per l’intera comunità civile e religiosa in quella che è la diocesi più grande delle Marche. L’evento sarà trasmesso in diretta nei canali istituzionali dell’Arcidiocesi di Fermo in modo da poter raggiungere tutti coloro che non potranno essere presenti in Cattedrale.
Nuovo Arcivescovo che, nella lettera di saluto alla comunità, aveva scritto: “Nell’attesa di incontrarvi, conoscervi, amarvi, chiedo fin d’ora di accogliermi con semplicità e amicizia, perché anch’io mi inserisca nel bel cammino ecclesiale che già percorrete. Sostenetemi fin d’ora con la preghiera perché impari a diventare sempre di più il vostro Padre, Pastore, amico. Insieme testimonieremo la gioia del Vangelo nella terra che il Signore ci ha donato, specialmente in questo tempo segnato dalle conseguenze del terremoto che ha messo a dura prova la tenuta sociale delle nostre comunità, già provate dalla difficile congiuntura economica. Esprimo gratitudine al vescovo Luigi che vi ha guidati per più di undici anni. La sua esperienza, il suo prudente consiglio, mi aiuteranno ad entrare in sintonia con le attese della diocesi”
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