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Gueye e Rivali per l’ultimo
appuntamento con il Poderosa Caffé

SERIE A2 - Alla vigilia della prima sfida di campionato, in esterna contro Ferrara, la società dei Bigioni lascia la parola alle due importanti pedine mantenute nel roster dalla passata stagione

I due giocatori con la canotta ufficiale di gara per la stagione 2017/18

MONTEGRANARO – Sesto ed ultimo appuntamento con il Poderosa Caffè quello andato in onda nel primo pomeriggio odierno all’hotel Horizon.

Per la tappa di giornata, che di fatto cade alla vigilia dell’esordio di stagione previsto domani, alle 20.30, contro gli estensi della Bondi, il sodalizio veregrense ha scelto la linea della continuità, regalando cioè alla platea mediatica le conferme dallo scorso torneo, vale a dire i pezzi pregiati salvaguardati dalla cavalcata sfociata con la A2, Ousmane Gueye ed Eugenio Rivali.

A poco dall’inizio delle esternazioni rilasciate, per l’occasione, presso l’hotel Horizon di Montegranaro

“Dopo i canonici  lavori estivi, eccoci arrivati al basket che conta i punti per il campionato – l’approccio di Rivali -. Ferrara è una squadra tosta, con un grande roster, e tutti i loro tesserati conoscono la categoria da tempo. Parliamo infatti di una città da sempre realtà nella pallacanestro, ci ho giocato contro con la maglia di Ravenna, quindi arrivavo sul parquet estense da avversario in un derby ed il palace era strapieno”.

Al centro dei cestisti il responsabile dell’ufficio stampa, Marco Pagliariccio

Come reso noto anche da questi spazi, la società veregrense ha allestito un pullman al caso già nei giorni scorsi, ma i sostenitori gialloblù che solcheranno il confine romagnolo, per voce della dirigenza gialloblù, saranno oltre 100, pronti a muoversi anche con mezzi propri così come testimoniato dai biglietti chiesti presso gli uffici competenti.

Ferrara, che conta anche la mitica Spal ritornata nei massimi palcoscenici del calcio nazionale, ha scelto infatti strategicamente di non sovrapporre la relativa Serie A, in programma per lo più nel pomeriggio domenicale, con la pallacanestro di A2. Ecco quindi immaginarsi preventivamente il calore della piazza estense di domani sera, per un tifo convergente nell’unico appuntamento sportivo cittadino di giornata

Il momento della conferenza in cui vengono presentate le canotte di gioco. La bianca per la gara esterna, la tradizionale gialloblù per le sfide al PalaSavelli

“In precampionato ho avuto qualche acciacco, così come altri compagni – illustra Gueye – ma la squadra sta recuperando tutti gli effettivi e quindi ce la potremo giocare contro tutti. Da titolare dello scorso anno ad elemento per la panchina? Alla mia età non guardo queste cose anzi, mi auguro che chi avrà il mio posto nel quintetto faccia bene mentre io dovrò responsabilizzarmi sul ruolo: sarò chiamato a leggere la partita in corsa per essere pronto ad entrare carico e con pertinenza al momento opportuno. Il mio obiettivo personale? Non so quanto tempo giocherò ancora, dunque mi piacerebbe continuare a vincere in questa piazza. In primis vorrei ritornare al 100%, e poi perché no, magari disputare i playoff in A2”.

La chimica di squadra c’è – ha proseguito il play Rivali -. Siamo un po’ rallentati perché per un team nuovo credo sia importante giocare tanto insieme all’inizio, ma possiamo fare bene, siamo tutti giocatori importanti, conosciamo la categoria. Il mio scopo di stagione collima con la sfida continua che scorre da sempre: nonostante il passare degli anni, vorrei dimostrare di meritarmi la A2″.

Rivali al 10, Gueye al 44. Stessi richiami confermati sulla schiena, durante il gioco, come dalla passata stagione.

“Un motivo preciso non c’è – afferma Eugenio sollecitato sui numeri di canotta -, tranne il 20 ad inizio carriera mi sono sempre visto come il trequartista pensante al calcio, ed ecco il 10 da regista nella pallacanestro.  Badiamo al sodo ora, ogni anno si parte con un sacco di entusiasmo e voglia di lavorare – rincara -. Gli scopi di stagione sono diversi, ci lega con il recente passato le diverse vittorie messe a segno durante il precampionato, anche se contano tanto quanto in peso relativo”.

“Il 44 è nato per caso, dall’8 iniziale che aveva Kobe Bryant. Poi l’anno di Recanati l’8 non era disponibile allora l’ho spezzato in due 4. A mio figlio quest’idea è piaciuta subito e quindi l’ho confermato successivamente. Analogie con la passata stagione? Difficili farle – afferma Gueye -, eravamo una corazzata con obiettivi diversi. Quest’anno è diverso, abbiamo come traguardo minimo la salvezza, vediamo poi se arriverà per tempo cosa potrà succedere in coda alla stagione.

Paolo Gaudenzi


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