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Come restituire al cibo un valore: la “ricetta” della Fattoria Sociale di Montepacini

FERMO – Durante l'assemblea aperta di sabato si discuterà anche dei progetti alternanza scuola-lavoro con il Liceo delle Scienze Umane e dei tirocini con l'Università Politecnica delle Marche

di Andrea Braconi

Un’assemblea generale aperta dell’associazione “Fattoria Sociale delle ragazze e dei ragazzi di Montepacini” è stata convocata per sabato 7 ottobre. All’incontro, programmato per le ore 17 nel centro socio educativo riabilitativo di Montepacini, parteciperà anche Ilaria Signoriello, portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale.

Tra i temi da affrontare l’avvio della campagna CSA Agricoltura Supportata dalla Comunità, ovvero fare impresa comune fra la Fattoria Sociale/Talea e i consumatori/coproduttori. “Il nostro impegno – spiegano i referenti di Montepacini – è quello di dare importanza alla relazione tra chi coltiva e chi mangia, restituendo al cibo un valore (e non solo un prezzo) e assicurare la possibilità di conoscere da vicino chi coltiva. Il CSA, una volta calcolato un budget che comprende tutti i costi di produzione e equo stipendio per i contadini, suddivide il totale fra tutti i membri che, a fronte di una cifra versata a inizio anno (o in alcune rate) ricevono e si dividono ogni settimana il raccolto del campo. Il CSA della Fattoria Sociale potrà fornire i suoi membri/partner distribuendo gli ortaggi, le carni e le uova una volta la settimana in cassette, recapitate a domicilio o ritirate direttamente in Fattoria”.

All’ordine del giorno anche il completamento del tesseramento 2017 e la presentazione dei progetti alternanza scuola-lavoro con il Liceo delle Scienze Umane di Fermo e dei tirocini con l’Università Politecnica delle Marche.


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