Erano stati bloccati dai carabinieri a Petriolo dopo essere stati seguiti dopo un furto compiuto in una casa di Massa Fermana (leggi l’articolo): oggi il pm ha chiesto la condanna per tre albanesi, che sono sotto accusa davanti al gup del tribunale di Macerata. Il giudice ha poi rinviato il processo al 25 ottobre. I fatti contestati risalgono allo scorso febbraio quando due di loro erano stati arrestati e un terzo era riuscito a fuggire. I tre uomini sono accusati di essere entrati, il 7 febbraio, in una casa di Massa Fermana, in contrada Mogliaensa, e lì di aver rubato una collanina d’oro con innestate tre fedi nuziali. I tre uomini si erano poi allontanati a bordo di un’auto risultata rubata alcuni giorni prima. I carabinieri avevano però seguito i tre uomini e li avevano bloccati a Petriolo e questo aveva scatenato la reazione dei malviventi che avevano cercato di scampare l’arresto. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Riccioni, i tre uomini avevano cercato di investire un maresciallo e avevano aggredito un brigadiere che aveva riportato lesioni con prognosi di 7 giorni. La reazione dei tre uomini per riuscire a fuggire ha portato alla contestazione di rapina impropria. Erano inoltre accusati della ricettazione dell’auto e due di loro, il 44enne Genc Lika e il 35enne Besnik Xhepaj (entrambi arrestati a febbraio), di aver ricettato anche numerosi oggetti d’oro, denaro, cellulari che erano risultati rubati e che erano stati trovati nel corso delle perquisizioni svolte nelle loro abitazioni a Porto Sant’Elpidio. La merce aveva un valore, stando alle indagini dei carabinieri, di circa 50mila euro. Oggi il pm ha chiesto la condanna a sei anni per Lika e Xhepaj (entrambi difesi dall’avvocato Emanuele Senesi), e a sei anni e sei mesi per il terzo imputato, l’albanese Gerald Veseli, che era riuscito a sfuggire all’arresto. Le difese hanno chiesto di derubricare a furto la contestazione di rapina impropria.
(Gian. Gin.)
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