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Lettere al direttore
Fermana, Giorgio Cisbani: “Gli applausi per gli sconfitti, l’esempio dell’autentica passione sportiva”

FERMO - Giorgio Cisbani: "Una giornata paradossalmente positiva, dunque:  la squadra ha mostrato un suo spessore; l’allenatore ha confermato la sua statura; e il nostro pubblico ha dato esempio di autentica passione sportiva, tanto da far passare in secondo ordine la immeritata sconfitta subita"

 

di Giorgio Cisbani

Caro direttore,
vorrei mettere in evidenza che, mercoledì scorso, al termine dell’incontro di calcio, la squadra della Fermana, sconfitta per 1 a zero, é stata a lungo applaudita.
Da spettatore, frequento i campi di calcio da oltre sessant’anni e da altrettanti anni, conosco non pochi palazzetti dello sport, ma non ricordo un analogo comportamento degli spettatori, nei confronti della loro squadra sconfitta, nientemeno che in casa. Eppure, l’indomani sulla Gazzetta dello Sport e non solo, questo insolito positivo comportamento dei ‘ tifosi ‘ non veniva minimamente evidenziato, limitando il racconto alla pura cronaca sportiva: ”…L’incontro é stato piacevole…la Fermana non meritava di perdere…la proteste della Fermana per il goal annullato all’ultimo minuto…”. Che un incontro possa essere piacevole, o che perda una squadra che non meritava, o che la squadra sconfitta protesti per un goal ritenuto ingiustamente annullato, mi pare che capiti spesso, al contrario degli applausi per gli ‘ sconfitti ‘. Una giornata paradossalmente positiva, dunque:  la squadra ha mostrato un suo spessore; l’allenatore ha confermato la sua statura; e il nostro pubblico ha dato esempio di autentica passione sportiva, tanto da far passare in secondo ordine la immeritata sconfitta subita.
Posso aggiungere un dettaglio: PeppeMarozzì, nonostante la crisi del Milan, era al suo posto, mentre Manfré lu picciò, era presente ma non pervenuto.

 

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