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Riforma della legge fallimentare,
l’avvocato Agostini: ‘Ennesima politica
di danno al sistema giustizia’

RIFORMA - L'avvocato sangiorgese: "Le procedure di allerta preventive, la semplificazione delle procedure di accertamento dello stato di crisi o di insolvenza del debitore e altri strumenti attendono di essere declinati a contenuti di valore. Questa la vera sfida che ci attende e su cui auspico la politica di governo apra alla concertazione che finora è mancata"

L’avvocato Andrea Agostini

“Come avvocato sento il dovere di esprimermi circa l’ennesima politica di danno al sistema giustizia chiamato ingiustamente a dovere scegliere tra la difesa del tribunale di provincia o la specializzazione del giudice”. L’avvocato Andrea Agostini interviene sull’argomento che in questi giorni va per la maggiore tra avvocati e commercialisti: la riforma della legge fallimentare che ha messo in stato di mobilitazione anche il Foro (leggi l’articolo). Il disegno di legge 2681 “Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza” (Modifiche alla legge fallimentare) ha, infatti, superato il 4 ottobre scorso il vaglio della commissione giustizia ed è prossimo all’approvazione definitiva in Senato.

“Insorgono gli ordini professionali di avvocati e commercialisti a difesa – il punto dell’avvocato Agostini – dei tribunali di provincia che nelle Marche perderebbero di competenza in favore di Ancona. Inadeguatezza degli uffici anconetani a sostenere il nuovo carico di lavoro, problemi logistici per gli operatori di giustizia tutti, aumento di costi per il cittadino utente, impoverimento professionale e perdita di rapporti con il giudice naturale più vicino quindi più sensibile alle precipue ragioni dell’economia del singolo territorio, in sintesi le ragioni della resistenza. Non dubito della bontà del ragionamento, ma mi chiedo se in tempi di profonda crisi del sistema giustizia il superamento dello stesso non passi piuttosto attraverso la digitalizzazione del processo e la specializzazione del giudicante. La dematerializzazione dei documenti e quindi del processo nella fede della firma digitale trasforma l’avvocato in azienda legale chiamata ad operare ben oltre il circondario di tribunale.

Il tribunale di Fermo

Il tribunale delle imprese quale sezione specializzata in materia di impresa ha segnato da anni il solco sul quale oggi muove la riforma per la quale materie giuridiche di specifico elevato tasso tecnico pretendono un’elevata specializzazione del giudice. La materia fallimentare del ’42 ha subito dal ’05 ad oggi tanti e tali interventi di modifica anche di fonte comunitaria, che quella che avrebbe dovuto essere una riforma organica si appresta a diventare una rivoluzione di sistema, che va ben oltre la scomparsa dal vocabolario dei termini ‘fallimento e fallito’. Le procedure di allerta preventive, la semplificazione delle procedure di accertamento dello stato di crisi o di insolvenza del debitore, le misure salva famiglia, questi ed altri strumenti attendono di essere declinati da slogan politici a contenuti di valore. Questa la vera sfida che attende i rappresentanti di categoria di avvocati e commercialisti e sulla quale auspico la politica di governo apra alla concertazione che finora è mancata“.


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