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Marineria di nuovo al lavoro:
il borsino dei prodotti ittici
dopo la prima asta

PORTO SAN GIORGIO - Ecco le quantità e i prezzi delle varie tipologie di prodotti ittici pescate. Alla prima asta, a sorpresa, anche il sindaco Nicola Loira che in settimana sarà di nuovo in Regione per discutere di dragaggio. Per l'amministrazione prioritario anche il rilancio del mercato ittico magari l'esternalizzazione del servizio

Il mercato ittico sangiorgese

di Sandro Renzi
Buona la prima al mercato ittico sangiorgese che questa notte ha riaperto i battenti dopo il fermo pesca. Prezzi in calo anche del 30% e quantitativi da fare invidia ad altre piazze vicine. Bilancio tutto sommato positivo anche se bisognerà attendere almeno il trend settimanale per capire se il fermo biologico, che quest’anno ha diviso in due l’Adriatico e le Marche, avrà realmente contribuito al ripopolamento di alcune specie più a rischio. Per i commercianti ittici tutto secondo le previsioni quindi. Più offerta e di conseguenza prezzi in discesa.

In gran quantità sogliole, triglie, mazzoline, gallinelle, mazzancolle ma all’appello sono mancate seppie e pannocchie. “Pochi –racconta Lorenzo Rossi, commerciante – anche i merluzzi ed i calamari”. Prezzi giù in media del 30% rispetto ad una settimana fa pertanto.

 

Le sogliole di pezzatura più grande vendute all’ingrosso anche 20-24 euro qualche giorno fa, sono state battute a 10 euro. Quelle più piccole anche a 6-7 euro. Stesso discorso per le mazzoline battute a meno di 3 euro all’asta. Asta che ha funzionato al meglio dopo i lavori di manutenzione decisi dal Comune. Oltre 500 sarebbero state le casse sbarcate da 8 motopesca, 6 dei quali partiti dal porto peschereccio sangiorgese. Alcuni hanno subito ripreso il mare, altri faranno una tirata di tre giorni. L’obiettivo è quello di garantire pescato fresco anche il venerdì mattino. E non si sono registrati problemi al canale d’ingresso del Marina. Le imbarcazioni sono uscite domenica sera e sono rientrate in porto senza difficoltà. “L’entusiasmo c’è – sottolinea ancora Rossi – il nostro pesce, quello sangiorgese, è molto curato”. La previsione nell’immediato è che i prezzi possano ancora scendere un pochino. “Ma è anche naturale –spiega- perché i commercianti hanno fatto incetta e quindi le quantità da smaltire non sono indifferenti”.

Nicola Loira

La prima asta ha fatto registrare anche la visita a sorpresa del sindaco Nicola Loira tra gli operatori del settore. Sveglia a notte fonda per il primo cittadino, che ha tenuto per sé la delega alla pesca, che ha voluto partecipare di persona alla riapertura del mercato dopo oltre un mese di stop. “Non è la prima volta che vado in quella struttura – rimarca Loira – ho voluto testimoniare la vicinanza alla categoria della mia amministrazione. Nei giorni scorsi ho avuto modo di incontrare sia gli armatori che i commercianti ittici ed ho aperto un confronto che porterà a migliorare le loro condizioni di lavoro”. A partire dell’asta, per l’appunto. “Sono stati eseguiti lavori di manutenzione dopo il guasto registrato ad agosto –spiega ancora Loira- ed ho voluto accertarmi di persona che tutto funzionasse”. Il sindaco ha in programma di mettere mano a tutta l’area interna al porto peschereccio. “Per efficientare al massimo la sala asta dobbiamo investire risorse per ottenere un accesso al porto sicuro”. Tradotto, fare in modo che il canale d’ingresso all’approdo non si insabbi più con la frequenza del passato. Solo così il mercato ittico sangiorgese potrebbe tornare ad essere appetibile pure per altri motopesca provenienti da porti vicini.

“In settimana tornerò in Regione per discutere di dragaggio –annuncia Loira- vogliamo garantire l’accessibilità alla nostra struttura”. Ma non solo. Se il Comune ritiene prioritario il rilancio del mercato ittico, magari attraverso una esternalizzazione del servizio (questione ancora sul tavolo), guarda con altrettanta attenzione al Pic pesca. “Lo vogliamo inserire una progettazione complessiva. Fino ad oggi il Pic ha subito le conseguenze di un utilizzo precario”. Con una struttura che ha in sé del potenziale per funzionare bene ed un mercato ittico, piazza di riferimento per altre marinerie, il porto peschereccio potrebbe tornare a respirare un po’ e a guardare con più ottimismo al futuro.


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