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“Il cielo poteva attendere, avevamo ancora bisogno di te”: in centinaia per l’ultimo saluto ad Attorresi

LAPEDONA – Al centro del campo sportivo cittadino la bara del 28enne, con l'ex sindaco Pieroni ha chiesto di intitolargli l'impianto. Il saluto del mondo del calcio, con le parole dei tecnici Cardelli, Concetti e Bugiardini

di Giorgio Fedeli, Paolo Gaudenzi e Andrea Braconi

foto di Simone Corazza

In centinaia hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto ad Andrea Attorresi, il 28enne morto a seguito di una grave e fulminea malattia. Al centro del campo sportivo di Lapedona, scelto per celebrare le esequie (officiate da Don Giordano Trapasso), la bara di questo giovane calciatore che lascia un ricordo indelebile nella sua città ma anche in tutto il territorio fermano.

Oltre al primo cittadino Giuseppe Taffetani, presente l’ex sindaco Mauro Pieroni, che nel suo sentito intervento ha lanciato la proposta di intitolare il Campo Sportivo Acquarello proprio ad Andrea.

Gli amici e i compagni di squadra lo hanno salutato a gran voce, con un coro che riprende uno dei suoi soprannomi (“Per Andreotti hip hip urrà!”), prima di ricordarlo con grande emozione. “Ciao Andrea, ti sembra questo uno scherzo da fare? Sei salito in cielo al contrario di come hai vissuto, ossia con calma. Un gigante buono, amico di tutti”. E ancora: “Il destino ti ha tirato un colpo basso, ora sappiamo che tirerai le botte da fuori sulle porte del paradiso. Ci mancherai tanto, troppo. Il cielo poteva attendere, avevamo ancora bisogno di te”. Interventi continui, spezzati da lacrime ed applausi. “Per noi era e resterà una leggenda” ha aggiunto un altro amico.

Alla famiglia le condoglianze anche dell’Ipsia di Fermo, istituto che Andrea aveva frequentato, oltre a quelle del comitato di Fermo della FGIC che con un suo rappresentante lo ha ricordato come “uno sportivo che dava l’anima per la maglia che indossava”. “Un dolore per tutto il calcio fermano per una scomparsa inaspettata e prematura. Ma è la dimostrazione con tutti questi giovani presenti che il calcio e lo sport uniscono. E che Andrea era una grande persona”.

Don Giordano Trapasso ha portato il cordoglio di Don Luigi Conti, attuale amministratore apostolico, e quello di Don Rocco Pennacchio, nuovo arcivescovo di Fermo che questa sera nel corso della celebrazione eucaristica lo ricorderà anche “per accompagnarlo al Signore della vita”.

Al termine della funzione, gli amici hanno omaggiato Attorresi facendo risuonare alcune delle sue canzoni preferite e lanciando verso il cielo palloncini bianchi.

 

IL CORDOGLIO DEL MONDO DEL CALCIO

Il cordoglio arriva anche dal mondo del calcio, un ambiente in cui Andrea ha dato tanto, da sempre. Dal 2010 in forza alla Monterubbianese, lo sfortunato difensore lascia dietro di se un ricordo positivo tra la Prima e la Seconda Categoria, i campionati dibattuti dal povero Attoresi e dove aveva maturato un importante curriculum sportivo.

“Mi sento di formulare le più sentite condoglianze alla famiglia Attorresi – le parole cariche di commozione di Massimo Cardelli, attuale tecnico del Montefiore -. Non conoscevo Andrea di persona, ma l’ho incontrato più volte come avversario. Di lui ho sempre saputo di un bravo ragazzo e di una bella persona. Lo ricorderemo così, robusto e corretto in campo. Altre parole non servono davanti ad un fatto di tale triste portata”.

“La notizia della prematura morte di Andrea è stato un fulmine a ciel sereno, che mi ha sconvolto come mister e come genitore – l’accorato approccio di Ismaele Concetti, allenatore dell’USA Santa Caterina, dominatrice della Seconda nella scorsa stagione ed ora fiera matricola in Prima categoria -. Con me è coinvolto tutto il nostro mondo dell’USA. Non ho avuto modo di allenare Andrea, ma un paio di anni fa con il direttore sportivo Tomassini abbiamo provato a portarlo in biancoverde, da noi, ma il suo attaccamento per i colori di Monterubbiano ha fatto il resto, interrompendo la trattativa sul nascere. Da avversario in questi anni mi è capitato diverse volte di incrociarlo, sia quando giocava alla Borgo Rosselli che con il Monterubbiano stesso. Lo ricordiamo come un giocatore corretto ed un ragazzo splendido. Il mio pensiero ed un abbraccio va ora alla famiglia – l’inciso di Concetti che lancia una proposta -, perché come genitore capisco il dolore dei congiunti. Come sportivo colgo l’occasione per lanciare un appello, affinché tutte le squadre del comprensorio nel fine settimana a venire ricordino con un minuto di applausi Andrea, perché era uno di noi. Buon viaggio gigante buono”.

C’è inoltre chi, come Luigi Bugiardini (ex centrocampista in carriera, tra le altre, di Ascoli, Palermo, Avellino e Atletico Catania ed ora allenatore nei dilettanti ) affida il proprio dolore ad un messaggio sul profilo di un noto social. “Caro Andrea, mi dispiace moltissimo aver ricevuto questa triste notizia – l’inizio a mo’ di discorso diretto -. Oltre al dispiacere, questa cosa mi fa arrabbiare come una bestia, perché è una vera ingiustizia. Quando arriverai su, perché per come eri e per un sorriso del genere è quello il tuo posto, se incontri il Capo, ma ho dei grandissimi dubbi, fagli una bella entrata – a richiamare un energico gesto tecnico difensivo – e gridagli in faccia “perché?” Avevi tante cose da fare in vita, ti saluto con affetto e rabbia”.

 


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