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Area di crisi complessa:
incentivi alle imprese da Stato e Regione,
nella lista otto Comuni del Fermano

FERMANO - Il sindaco di Fermo, Calcinaro: “Nonostante non riguardi direttamente il comune di Fermo, in qualità di sindaco della città capoluogo abbiamo fortemente voluto l’inserimento dei Comuni nel programma e ritengo importante informare e incoraggiare le imprese interessate a cogliere queste opportunità per rilanciare il nostro territorio”.

Lo Sportello Europa della Città di Fermo segnala che sono attivi gli incentivi alle imprese nell’ambito dell’Accordo di programma per l’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno” (PRRI), approvato lo scorso 28 luglio per complessivi 61 milioni di euro e finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale.

“L’intervento – fanno sapere dal comune di Fermo – interessa, in particolare, 40 Comuni marchigiani, tra i quali anche 8 del Fermano (Amandola, Montefortino, Santa Vittoria in Matenano, Monte Rinaldo, Montelparo, Smerillo, Montefalcone Appennino, Ortezzano).

“Nonostante non riguardi direttamente il Comune di Fermo – ha dichiarato il sindaco Paolo Calcinaro – in qualità di sindaco della città capoluogo abbiamo fortemente voluto l’inserimento di questi Comuni nel programma e ritengo importante informare e incoraggiare le imprese interessate a cogliere queste opportunità per rilanciare il nostro territorio”.

“Le imprese operanti nei Comuni ricadenti nell’intervento – spiegano dal Comune capoluogo di provincia – potranno fare domanda per accedere a benefici economici che ammontano a circa 23 milioni di euro complessivi, divisi in due distinti strumenti di finanziamento. L’uno stanziato dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), gestito da Invitalia per 17 milioni di euro, è rivolto a società di capitali, società cooperative e consortili per avviare programmi di investimento (creazione di impresa, creazione di nuova unità da parte di impresa esistente, ampliamento/diversificazione di unità esistente, continuità aziendale tramite trasferimento di impresa), programmi di investimento per la tutela ambientale, progetti di innovazione anche dei processi e della organizzazione, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e si compone di un finanziamento a tasso agevolato fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile, ridotto al 20% del tasso di riferimento (non inferiore allo 0,5%) e di un contributo a fondo perduto da un minimo del 10 ad un massimo del 25% della spesa (elevabile al 35% nel caso dell’agroindustria). L’investimento relativo non deve però essere inferiore a 1,5 milioni di euro e la domanda va presentata a partire dal 25 ottobre ed entro il prossimo 24 novembre.

Il secondo gestito dalla Regione, a valere sui fondi FESR 2014-2020 per circa 6 milioni di euro, si rivolge alle PMI e mira a dare sostegno a progetti di start up d’impresa, investimenti produttivi, ri-localizzazione della produzione made in Italy (reshoring), innovazione dell’organizzazione e trasferimento d’impresa e permette di accedere a contributi a fondo perduto sino al 50% dell’investimento proposto. L’investimento minimo è di 75mila euro e quello massimo di 400mila euro mentre il termine di presentazione delle domande di partecipazione decorre dal 2 ottobre fino ad esaurimento fondi.

Per ulteriori informazioni riguardanti la prima tipologia di incentivi rivogersi a info@invitalia.it . Per quanto riguarda i fondi regionali è possibile collegarsi alla pagina https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi?id_7590=539 per scaricare la documentazione e trovare i riferimenti di contatto.


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