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Scambio buone pratiche e accesso ai mercati, obiettivi del progetto Erasmus Wobuvet

FERMO - Oltre allo scambio di buone pratiche e alla stesura di un manuale, c'è opportunità per aziende del Fermano di entrare nei mercati della Bohemia e della Romania

di Alessandro Giacopetti

“Il progetto di collaborazione tra Camere di Commercio di Fermo, della Bohemia e della Romania è servito agli enti coinvolti ed operanti nelle varie realtà a scambiarsi informazioni utili e buone pratiche. Si tratta, inoltre, di territori che si raggiungono in poche ore di volo e con costi bassi”. Così Graziano di Battista, presidente della Camera di Commercio di Fermo, ha descritto il progetto Erasmus Wobuvet, dove si è discusso anche di alternanza scuola lavoro. I risultati sono stati illustrati oggi anche dagli altri componenti la delegazione: Giancarlo Fermani, consigliere camerale, Domenico Tidei, Segretario facente funzioni Camera di Commercio Fermo, Cristina Corradini, Dirigente scolastico.
Dopo aver ricordato l’ultima visita a Fermo in ordine di tempo della delegazione boema e l’incontro svolto in Romania il presidente Di Battista ha sottolineato “l’importanza del legame con le scuole perché la formazione deve essere il motivo fondante dell’iniziativa con scambi e rapporti a livello internazionale che devono rientrare nella normale pratica, portando così nel mondo della scuola le pratiche e i problemi quotidiani. Una missione, quella svolta dalla delegazione fermana, che non è stata leggera né nell’impegno, né nei temi trattati”.

La dirigente scolastica Cristina Corradini ha spiegato che “L’obiettivo del progetto è supportare in modo operativo i professionisti che lavorano nelle rispettive Camere di Commercio. Nella visione europea di condividere competenze e buone prassi c’è il tentativo di realizzare alcune modalità di lavoro di alto profilo condivisibili nelle varie strutture camerali e al tempo stesso differenti per ogni nazione. La cultura dell’impresa ha bisogno di figure interne all’ente camerale in continua evoluzione. Da una parte, quindi, nel mese di ottobre stiamo raccogliendo materiali sulle buone prassi all’interno delle Camere di Commercio partecipanti da inviare all’ente capofila; dall’altra, a novembre, sarà attivata una pagina web unica dove evidenziare questi materiali e i profili operativi di ciascuna. Poi, a rotazione, proseguiranno le visite alle varie Camere di Commercio, la prossima sarà in Bohemia e poi a maggio in Italia. Importante, quindi, la mobilità per mettere in contatto le realtà dal punto di vista dell’economia, delle imprese, della formazione.

“Abbiamo lavorato molto sulla diversa struttura delle varie Camere di Commercio – ha aggiunto Domenico Tidei, che ha partecipato alla trasferta – che hanno un diverso sistema organizzativo: mentre in Italia sono pubbliche, negli altri due paesi sono private. Lo scopo è stato capire come interagire meglio con il mondo della scuola e impresa. Noi, ad esempio, abbiamo portato il registro dell’alternanza scuola-lavoro. L’obiettivo finale è creare un manuale delle buone prassi che non resti sugli scaffali ma che possa essere applicato”.
Altro componente della Camera di Commercio fermana, reduce della trasferta è Giancarlo Fermani che ha aggiunto dettagli importanti: “a Praga hanno la piena occupazione, il problema inverso del nostro, e quindi il mercato ha necessità dei nostri prodotti, così come quello rumeno. Per capire le possibilità di rapportarsi tra i vari mercati, faremo una indagine tra le nostre aziende per verificare quali prodotti potrebbero essere collocati su quei mercati. In caso positivo, a partire dal mese prossimo, i nostri imprenditori saranno messi in contatto con gli altri due paesi avendo così l’opportunità di entrare nei mercati dalla porta principale. Ovviamente il progetto è reciproco e relativo anche ai loro prodotti”.

 

 


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