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Cobà, all’Arena fermana
passa il Favenzia per 3 – 4

SERIE B - Avversario meritevole, dotato di valori tecnici e tattici, ma sul risultato finale pesano alcune decisioni arbitrali lungamente contestate dai sangiorgesi, come l'espulsione di Mindoli ed un rigore non concesso a Vitale in coda alla sfida

La parata di Conti, portiere ospite, sulla conclusione ravvicinata di Sgolastra

FERMO – Partita dalle mille emozioni. Passivo locale sul travolgente avvio del Favenzia, fischi delle giacchette nere da analizzare ed un cuore grande così degli Sharks, decisi sino alla fine a riacciuffare le sorti della contesa. Assente Vinicius, la squadra di Osimani si trovava opposta ad un avversario arrivato in terra fermana forte di un tonico avvio di stagione.

IL TABELLINO

FUTSAL COBA’ 3: Quondamatteo, Vitale, Mindoli, Gabaldi, Mancini, Bottolini, Sgolastra, Sestili, Siviero, Bagalini, Di Gioacchino, Moretti. All. Osimani 

FAVENTIA 4: Conti, Gatti, Barbieri S., Lombardi, Caria, Barbieri I., Hassane, Cavina, Argnani, Vignoli, Lesce, Resta. All. Castellani 

RETI: 10’ pt Cavina (F), 11’ pt e 11’ st Caria (F), 1’ st Vignoli (F), 5’ st e 8’ st Sgolastra (C), 12’ st Gabaldi (C)

NOTE: Ammoniti Cavina, Vignoli, Caria, Vitale; espulo Mindoli al 19’ pt

LA CRONACA

Detto – fatto ed ecco il doppio vantaggio della capolista già nella prima parte di gara, con gli ospiti bravi a speculare in due contropiedi con Cavina e Caria. La traversa di Mindoli, ed un’occasione sotto misura di Sgolastra, sono ora a rappresentare le occasioni più interessanti tra i meriti dei giocatori sangiorgesi. Situazione di punteggio che poteva anche acuirsi allo scadere del primo tempo, con il rigore assegnato agli ospiti per fallo di mano dello stesso Mindoli, sanzionato con eccessiva severità dal cartellino rosso. Dal dischetto però ci pensava il numero uno di casa Moretti a strozzare l’urlo dello 0 – 3 a Lesce. La minaccia era dunque sterilizzata.

Amarezza solo posticipata, perché pioveva sul bagnato ad inizio del secondo tempo, con il tris avverso che era cosa fatta da Vignoli. Toccava pertanto a Sgolastra rispondere “presente” per riaprire la partita, portando cioè la rotta sull’ 1- 3 con oltre 15′ da giocare e rintuzzando di conseguenza l’entusiasmo della palestra di via Leti. L’inerzia sembrava cambiare del tutto con il il raddoppio, personale e di squadra ( ancora Sgolastra ), per gli Shark sangiorgesi. Il Favenzia reggeva l’urto, Gabaldi scivolava su una manovra d’attacco e Caria ne approfittava per insaccare la palla del 2 – 4 a 9.22′ dal triplice fischio. La partita regalava, per come detto, continui sussulti, e se Gabaldi aveva involontariamente innescato il poker avverso, ad 8.10′ sparava di collo destro per il ( definitivo ) 3 – 4.

Il palo interno negava poi la gioia della rete e del pari all’onnipresente terminale d’attacco Sgolatra. Il finale era quindi un assalto all’arma bianca dalle parti del fortino griffato Favenzia, con Gabaldi chiamato ad interpretare il ruolo di portiere di movimento. Su Vitale, a poco dal termine, il dubbio di un rigore non fischiato su un contatto di mano in area faentina. Finiva perciò con la sconfitta domestica del Cobà ma, per come sottolineato, con l’analisti postuma che poggia su diversi elementi a fungere da oggettive attenuanti.

Paolo Gaudenzi

 

Fotogallery

Rimessa laterale ospite

Un calcio d’angolo per gli Sharks


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