Porto chiama spazio:
la video-intervista
all’astronauta Paolo Nespoli

PORTO SAN GIORGIO - L'astronauta italiano, il collegamento video con l'Isc Nardi e con i ragazzi del liceo scientifico, ha risposto a venti domande: "Questa mattina siamo passati sopra al Giappone, c'era un tifone incredibile. Andare su Marte? Penso sia una buona idea. Amplierebbe la conoscenza"
L'intervista nello spazio all'astronauta Paolo Nespoli

L’astronauta Paolo Nespoli in videochiamata dallo spazio al Pic Pesca

di Giorgio Fedeli

Una mattinata di quelle che non si dimenticano, di quelle che capitano una volta nella vita, forse mai. E infatti l’entusiasmo dei ragazzi delle terze medie dell’Isc Nardi e del liceo scientifico di Fermo nella sala riunioni del Pic pesca si tagliava a fette. I ragazzi, infatti, grazie alla sezione locale dell’associazione italiana radioamatori e alla protezione civile, hanno potuto intervistare telefonicamente l’astronauta Paolo Nespoli, impegnato nella missione spaziale a bordo della stazione Iss. In sala, oltre a studenti e insegnanti, il sindaco Nicola Loira e l’assessore Elisabetta Baldassari, il comandante del Circomare, Ciro Petrunelli, il responsabile della protezione civile cittadina, Luciano Pazzi e, ovviamente, il pool di radioamatori impegnati nella connessione. Domande di ogni genere: dai gusti dell’astronauta alla sua quotidianità, da cosa si vede dal finestrino alle esplorazioni e al futuro dello e nello spazio. Venti domande che i ragazzi di Porto San Giorgio e Fermo hanno posto a Nespoli alternandosi con gli studenti del Isc Michelangelo Buonarroti di Massa Carrara. E ascoltare le risposte di Nespoli, come se si trovasse a poche decine di chilometri di distanza, in un qualsiasi appartamento, lascia di stucco. Un astronauta, vanto e orgoglio dell’Italia, che parla del suo paese, delle sue emozioni, che colloquia con gli studenti come in una normalissima visita a scuola. Il non plus ultra della scienza e dell’esplorazione che si mette a nudo: “Il lancio è una sensazione molto forte ma nessun problema, siamo addestrati. La stazione radio che stiamo usando mi consente di mettermi in contatto con le scuole ma può essere usata anche per le emergenze. Dormo benissimo. Nella stazione ogni tanto ci sono degli odori particolari, ieri abbiamo fatto le passeggiate spaziali e quando abbiamo tirato dentro gli astronauti si sentiva odore di bruciato che veniva da fuori. Verso dove crescono le piante nella stazione? Anche qui puntano la luce”.

Poi lo sguardo al finestrino: “L’Italia dalla stazione è veramente bella, è incredibile in mezzo al Mediterraneo blu, l’Italia è bella e fortunata come posizione geografica. Giusto un’ora fa siamo passato sopra al Giappone. C’è un tifone incredibile, spettacolare, terribile. Andare su Marte? Penso sia davvero una buona idea, non per conquistarlo ma per conoscerlo, la conoscenza è estremamente importante. E andare su Marte ci consentirebbe di conoscere di più”.

Domande anche su gusti, abitudini e quotidianità: “Qui facciamo tanti addestramenti – spiega Nespoli agli studenti – da quello psicologico a quello fisico, anche sollevamento pesi in assenza di gravità con un macchinario particolare. E abbiamo anche una macchina del caffè speciale che ci ha mandato l’agenzia spaziale italiana. La usiamo per gustare dei buonissimi caffè. Io sono laureato in ingegneria, altri colleghi hanno lauree tecniche tipo medicina. Non abbiamo ancora avvocati e filosofi. Forse – scherza Nespoli – in futuro…Certo è difficile fare una doccia, prendiamo un panno, lo bagniamo e ci strofiniamo. Così va bene. Non possiamo cucinare come sulla terra comunque il mio pasto preferito sono delle lasagne mandate dall’Agenzia spaziale italiana, preconfezionate.  Ogni giorno qui ci sono delle esperienze incredibili, il lancio, l’arrivo sulla stazione, il tifone di questa mattina, ora parlare con voi“.

La geolocalizzazione della stazione spaziale durante la videochiamata


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