di Oberdan Cesanelli
Dalle Ande al mare, da Esquel a Trelew, passando per luoghi che ricordano atmosfere da Far West (non dimentichiamo che Butch Cassidy e Sundance Kid, fuggiti dagli Stati Uniti, continuarono qui la loro splendida carriera di romantici criminali…); non è strano incontrare anche un paio di struzzi a bordo strada o curiosi animaletti pelosi che attraversano incuranti del pericolo. Un tratto di strada di più di 600 km con solo un paio di distributori di benzina e qualche bel pezzo di sterrato…
A Trelew ci aspetta Mario Paolini, di origine marchigiana che ci porta a cena da Ivana, sua sorella. Daniel, marito di Ivana, si mette alla parilla e anche stasera ci aspetta un magnifico asado! La serata è molto vivace, grazie anche alla presenza di Laura, origini romane, che ci racconta numerosi aneddoti. Ma la vera sorpresa è la signora Luisa, 85 anni, da Corinaldo, mamma di Mario e Ivana; parla un italiano perfetto, con la tipica sfumatura dialettale di chi vive da quelle parti della nostra splendida regione…
Dopo tanti anni ha conservato il suo “idioma” e ci racconta col sorriso di tutti I sacrifici fatti dal 1953, anno in cui è arrivata in Argentina, ad oggi.
Appena arrivata con il marito, si stabilirono a Rio Gallegos, nel profondo sud della Patagonia, vicino allo stretto di Magellano, luogo per gente forte. Dopo qualche anno il trasferimento a Trelew e la voglia di migliorare la propria situazione.
Ad un certo punto della cena ha un buffo battibecco con la figlia Ivana: “Se avessi potuto, certo che sarei tornata in Italia, ma come facevo?” Il suo legame con l’Italia è la lingua, conservata, e un libro in cui ricorda tutto quello che ha vissuto (e che mi ha regalato, con una dedica, speciale…).
Lo spettacolo lo abbiamo rappresentato in una scuola pubblica, di fronte a 200 niňos che alla fine hanno voluto dediche ed autografi! Ancora una volta la lingua non è stato un ostacolo e i bambini ci hanno inondato di domande.
Stasera di nuovo a casa di Ivana, di nuovo a casa nostra. Sì, ancora a casa nostra, così ci sentiamo, a mangiare la pasta “casera” fatta da Mario e in compagnia di tutti, a chiacchierare e ridere.
Luisa mi siede vicino e tra le altre cose, mi dice che il canto era la sua passione; interviene sempre con un’ironia incredibile. Scopro che qui è passato anche Giovanni Marrozzini e che l’ha fotografata in riva al mare, mi racconta lei.
Scrivo a Giovanni, che mi dice di abbracciarla forte forte forte e lo faccio…che donna!
Lorenzo, Stefano, Pierma, sono affascinati come me da questo esempio di italiana d’Argentina!
Grazie a Mario, Ivana, Luisa, grazie a tutti!
Domani si parte presto per Bahia Blanca, appena 750 km…ma prima tappa a Puerto Madryn, a vedere le balene…
Argentina, che meraviglia!
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