“Il mio grande amore per la scienza”: Pierini, cervello in fuga
da Monte Urano al Cern

FERMO - Maurizio Pierini, diplomato al Liceo Scientifico TC Onesti 20 anni fa, ritorna nello stesso istituto che lo rese “maturo” e dal quale uscì convinto di voler fare il ricercatore. Il sindaco Calcinaro racconta un simpatico aneddoto come ex-compagno della medesima scuola

 

La prof.ssa Felici con lo scienziato Pierini

di Silvia Remoli

Nell’aula magna del liceo scientifico fermano si è svolto, davanti alle classi quarte e quinte, l’incontro tra il ricercatore ed i futuri diplomandi, fortemente voluto ed organizzato dalla prof.ssa di matematica e fisica Maria Rita Felici, aperto con un video che ha mostrato proprio il lavoro dei suoi 8 alunni andati al Cern dopo la vittoria di un concorso internazionale di fisica  (leggi articolo): una clip di pochi minuti, editata interamente dai ragazzi, accompagnata dalla musica dance di Deorro e Chris Brown, che, sulle note di Five More Hours, accompagna immagini che sembrano dire “studiare non è solo sudore e sacrificio, ma anche stupore e divertimento”.

Da sinistra il sindaco Calcinaro, la preside Ripari e l’assessore Scarfini

Il saluto delle istituzioni e l’esilarante racconto del Sindaco
Il Comune di Fermo non si lascia scappare un evento del genere e si mostra ben lieto di salutare lo scienziato: per primo l’assessore Alberto Maria Scarfini che è onorato di vedere che “la scuola cammini con la città e dia frutti che noi cittadini dobbiamo essere fieri di esportare in tutto il mondo”; poi è la volta del primo cittadino fermano, Paolo Calcinaro che, oltre a ribadire il proprio orgoglio da sindaco, aggiunge una nota di colore, raccontandosi come alunno, nonché coetaneo di Maurizio Pierini, dello stesso liceo: “Io frequentavo la sezione D, mentre lui (Pierini) la sezione F: la mattina del compito di matematica dell’esame di maturità le nostre classi erano state disposte vicine e ricordo ancora l’assalto frenetico ai banchi che si trovavano intorno al suo, perché lo sapevamo tutti che era un genio e solo tentando di copiare il suo scritto ci saremmo certamente salvati! Maurizio era ‘gettonatissimo’ ed altrettanto generoso, ma, purtroppo io sono stato messo in primo banco, lontano da lui ed ho dovuto far da solo!” narra Calcinaro destando l’ilarità dei giovani che a giugno affronteranno lo stesso esame. Egualmente divertita la preside Marzia Ripari, felice di  dirigere un istituto con un ex-alunno così meritevole.

Il sindaco Calcinaro, il prof. Torresi e l’ex-alunno Pierini

L’affascinante storia di Maurizio Pierini
Anche il suo professore di allora, Costantino Torresi, oggi in pensione, è venuto ad ammirarlo pieno di soddisfazione, restando rispettosamente ammutolito nel sentire così tanta sapienza provenire da un appena 40enne a cui insegnò più di 20 anni fa.
Da Monte Urano, infatti, si recava ogni mattina per cinque anni a Fermo, dove ha frequentato il liceo fermano “T.C. Onesti”, manifestando subito un vero e proprio amore per le materie scientifiche. Dietro l’incalzante consiglio di un’altra insegnante dell’istituto, la professoressa Alessandra Moschella, si è iscritto all’università a Roma, dove ha conseguito anche il dottorato. Da lì, con le sue capacità e la sua mente in continua produzione, il passo fino a Ginevra è diventato breve.

Pierini che spiega ai ragazzi al TCO

Genio… compreso e comprensibile!
Lo studioso di fisica fondamentale, spiega ai ragazzi cosa fa al Cern di Ginevra e quali tipi di sperimentazioni svolge per espandere la conoscenza umana. Descrive i vari settori del centro di ricerca nucleare internazionale, ed accenna (perché non basterebbe certamente una mattinata!) al tipo di lavoro quotidiano che svolge insieme ad una mega-equipe di 1000 scienziati provenienti da tutto il mondo. E lo fa con estrema calma, semplicità, rendendo comprensibile per chi lo ascolta anche ciò che inizialmente non lo è: LHC, il bosone di Higgs, particelle elementari, ecc. raccontate usando metafore e continui richiami, anche a film come Matrix, al gioco del testa o croce, a palcoscenici di teatro,ecc. Il tutto con una passione davvero tangibile per la sua materia che ha pervaso l’intera aula magna.

Progetti per il futuro e collaborazioni con il liceo fermano: cervello in fuga, sì, ma non troppo

Lo scienziato non smette di stupire, non solo per sapienza , ma anche e soprattutto per umanità: si mostra disponibile a condurre esperimenti e ad agevolare le nostri giovani eccellenze scientifiche locali accompagnandole nello studio nelle cosiddette “Reti neurali”, una sorta di mente robotica che osserva, raccoglie ed elabora dati, agevolando l’uomo nella ricerca del risultato finale. Non resta quindi che attendere una nuova appassionante tappa delle conquiste fatte da queste superlative menti del nostro territorio.


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