Flavio Destro, tecnico canarino
FERMO – Nella sala stampa dello stadio fermano si commenta a caldo un risultato che pare soddisfare entrambe le compagini: i canarini sapevano che affrontare la capolista non sarebbe stato per niente facile, mentre i friulani, oltre alla lunga trasferta, hanno dovuto tenere sotto controllo il risultato, pur giocando con un uomo in meno per più di metà partita.
Per Flavio Destro un punto e una prestazione da incorniciare.
Pienamente positiva la prova di oggi per il tecnico canarino: “Abbiamo incontrato una squadra che non è prima per caso: poteva vincere anche in 10 uomini, perché è una grande realtà con un notevole portiere”. Il Pordenone infatti per padronanza ed esperienza poteva anche sorprendere con una ripartenza ed andare in rete, ma la Fermana ha saputo domare una capolista composta da giocatori fisicamente solidi.
Depauperata del loro capitano espulso per fallo su Sansovini, la prima in classifica ha continuato a giocare senza ridurre l’assetto d’attacco, ed è proprio per questo che Destro ritiene questo punto ottenuto di grande valore: “Ho preferito non scoprirci troppo, non rischiare, perché abbiamo già provato su noi stessi che in questa categoria ogni leggerezza è fatale”, basti pensare alla sconfitta di Trieste. Da oggi in avanti, quindi, grazie alla ulteriore fiducia scaturita da una prova con la più alta in classifica: “Dobbiamo solo continuare a lavorare così”.
Il dg della Fermana Fabio Massimo Conti
Fabio Massimo Conti: “Ilario Iotti si dovrà operare al menisco”.
Il direttore generale risponde ad una domanda, reiterata ormai da tutti, da quando si è visto cadere in campo il terzino di Rotella, durante Fermana-Bassano Virtus: “Iotti dovrà affrontare un’operazione al menisco”. Evidentemente non sono bastati tutti i tentativi fatti finora da quel maledetto mercoledì 4 ottobre per scongiurare l’intervento chirurgico al ginocchio.
Una volta data questa tanto attesa quanto triste notizia per tifosi gialloblù, il direttore generale si pronuncia sul match odierno: “Credo che l’organico del Pordenone abbia davvero qualcosa in più degli altri, basti guardare il portiere (Simone Perilli) che reputo, ovviamente insieme al nostro (Mattia Valentini), uno dei migliori del girone”. Ma, eccetto qualche sbavatura, è anch’egli, come il mister, soddisfatto della conduzione dei suoi giocatori: “Potevamo sfruttare meglio alcune occasioni, essere più precisi nella gestione della palla davanti alla porta, ma la Fermana ha tenuto a bada la prima in classifica che, seppur forte a difendersi con un uomo in meno, si è vista concedere poco o niente”. Sulla partita di domenica prossima, ancora al Bruno Recchioni, dove arriverà l’AlbinoLeffe: “E’ un’avversaria temibile come tutte le altre, anche perché in questo campionato nulla è scontato né facilmente prevedibile, dato che, ad esempio, non si pronostica la vittoria del Sudtirol sul Vicenza. Inoltre ha giocatori molto validi come, per citarne uno, il centrocampista Alessandro Sbaffo”. Sull’assenza di marcature da ben 6 giornate, sminuisce il tabù: “Non appena si riuscirà a segnare, questo periodo di mancate realizzazioni rimarrà soltanto un momento circoscritto e utile solo a fare statistiche”.
Leonardo Colucci, allenatore del Pordenone Calcio
Leonardo Colucci anche in 10 puntava alla vittoria
Si era capito che non gli mancasse audacia: il mister dei neroverdi non ha cambiato molto l’assetto iniziale dei suoi 11 uomini anche quando gliene viene tolto uno con un cartellino rosso per fallo su Marco Sansovini. Pur senza il capitano Stefani, infatti, il Pordenone rimane ben coperto e continua a cercare il gol: “La mia mentalità è quella da sempre, e non posso trasmettere ai miei ragazzi la paura per essere rimasti con un compagno in meno”, dice con il piglio di chi ha militato in Serie A a lungo ( è stato centrocampista nella Lazio, Reggiana, Bologna, Verona e Cagliari ) e che vorrebbe ancora calcare il campo correndo dietro ad un pallone.
Marco Sansovini
Marco Sansovini: “Con Stefani ci siamo chiariti”.
Paradossalmente il primo a scusarsi in sala stampa è proprio il bomber gialloblù: “Ho subìto un brutto fallo, è vero, ma dovevo comunque mantenere la calma anche io”, visto che dopo la gomitata ad opera di Mirko Stefani è stato contenuto da capitan Comotto che gli evitava una reazione eccessiva. “Lì a caldo ci sono rimasto male anche perché da un giocatore come lui, che ho incontrato diverse volte nella mia carriera, non me l’aspettavo proprio, non ne è il tipo”, ma conclude col lieto fine: “Per fortuna poi, ci siamo chiariti e si è ritornati a guardarci con il giusto spirito”. Infine parla della sua voglia di gonfiare la rete: “E’ diventato un tormentone ormai, di quelle cose che più le pensi e meno ci sono probabilità che si avverino”, quindi, nell’ottica della salvezza, per Sansovini bisogna mantenere la calma e la massima concentrazione e procedere partita dopo partita: “Dobbiamo continuare ad aggrapparci alla nostra caparbietà e migliorare nei nostri punti deboli, come avere più coraggio ed incisività negli ultimi metri dinanzi alla porta”
Silvia Remoli
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