Arriva il milione di euro della Regione Marche per recuperare la costa di Porto Sant’Elpidio. 44.500 metri cubi di ghiaia da riversare sul litorale cittadino per riparare i danni, sempre più ingenti, provocati dall’erosione. La giunta ha approvato sabato scorso il progetto preliminare delle opere di difesa, affidato ad un pool di tecnici, guidato dall’ing. Alessandro Mancinelli, che si sono aggiudicati la selezione effettuata dalla Stazione unica appaltante della provincia di Fermo.
L’accordo di programma con lo stanziamento dei fondi regionali è del 2017, ad agosto è arrivato il decreto dirigenziale con cui si è assegnato il milione di euro al comune di Porto Sant’Elpidio. Una somma di 400.000 euro è stata presa al bilancio 2017, il resto da quello 2018.
Il ripascimento si effettuerà con le ghiaie provenienti dai fiumi Chienti e Tenna e si è già effettuata una recensione delle aree potenzialmente idonee al prelievo dei materiali, sono stati individuati 5 siti per ciascun corso d’acqua dove sarebbe possibile reperire la ghiaia. I lavori si divideranno in due fasi. Nella prima servirà analizzare diversi aspetti, tra i quali il grado di protezione fornito dalla scogliera sommersa. Poi si verificherà la compatibilità delle ghiaie che serviranno per effettuare il ripascimento.
Le mareggiate dell’ultimo biennio hanno peggiorato il quadro dell’erosione sulla costa elpidiense. “Il ripascimento, visto l’importo limitato, non potrà ricoprire l’intera lunghezza del tratto protetto da scogliera sommersa – si legge nella delibera di approvazione del progetto – ma dovrà essere concentrato in alcune aree dove la spiaggia emersa è completamente scomparsa mettendo in pericolo le strutture esistenti e la strada retrostante”. Per il tratto più danneggiato, dove la spiaggia emersa non esiste più, saranno portati 90 metri cubi al metro, per un tratto lungo circa 250 metri. Una quantità di 60 m3/m sarà portata per il ripascimento di altri 300 metri subito a nord e a sud del tratto maggiormente esposto. La quantità cala a 40 m3/m nel tratto subito a nord della fine delle scogliere sommerse (in pratica in corrispondenza dell’ex Orfeo Serafini), punto in cui la spiaggia è stata divorata con una velocità impressionante negli ultimi anni. Per le parti restanti si porterà un quantitativo di 30 m3 cubi di ghiaia. C’è però la possibilità che il quantitativo di materiali si riduca sensibilmente. Infatti, “nell’ipotesi in cui, per ragioni ambientali o amministrative, fosse necessario reperire il materiale in cave di prestito autorizzate, con costi superiori, le quantità di materiale si ridurrebbero circa del 50%”.
M.M.
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