L’Usb Marche ha organizzato per giovedì 2 novembre a Fermo un’assemblea per discutere della protesta del settore del trasporto pubblico locale, in occasione dello sciopero nazionale che è stato indetto per il 10 novembre. L’incontro si terrà alle 18 nella sede di via Trieste, con la partecipazione del responsabile nazionale trasporti Usb, Roberto Cortese, del segretario regionale Marche, Andrea Quaglietti, e di delegati Rsu del tpl locali e marchigiani.
Gli obiettivi della protesta del 10 novembre sono molteplici: difendere l’esercizio del diritto di sciopero, rilanciare le politiche occupazionali e lo stato sociale, oltre che i salari dei lavoratori e tutelare i beni comuni.
Nell’ambito del Tpl, che riguarda anche le Marche e le sue aziende provinciali, da Pesaro ad Ascoli Piceno, l’Usb ricorda che il 30 novembre scade il termine per la presentazione, da parte degli enti pubblici, dei piani di dismissione o fusione che il Governo chiama di razionalizzazione, delle aziende pubbliche partecipate che operano nei territori. “Lo scopo – scrivono – è quello di andare alla privatizzazione dei servizi Tpl con ingenti profitti per i privati, aumento dei costi degli utenti ed esuberi di 300 mila addetti in tutta Italia. Anche nelle Marche il rischio è che l’impatto della riforma del trasporto pubblico locale possa portare a migliaia di nuovi disoccupati, oltre che ad un regime molto diverso dei contratti nel comparto stesso”.
L’Usb ricorda che dove le Amministrazioni non presentassero i piani di razionalizzazione, sarebbero poi le Regioni e poi il Governo stesso a decidere quali società eliminare. “Bisogna bloccare questi progetti e partecipare allo sciopero e alle manifestazioni di protesta sia nelle Marche che in tutta Italia. Ad Ascoli si terrà un presidio in Piazza Simonetti, davanti la Prefettura, il 10 novembre”.
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