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Quote rosa: Loira vs Agostini al Tar
e l’assessore “affiancato”
fa discutere

PORTO SAN GIORGIO - Il prossimo 8 novembre è prevista l'udienza al Tar sul ricorso presentato dai consiglieri Vitturini, Del Vecchio e Petrozzi. A difendere il Comune, il sindaco. Al centro del dibattito il Piano rimozione discriminazione di genere

di Sandro Renzi

Udienza davanti al Tar il prossimo 8 novembre. E’ quella la sede in cui si discuterà il ricorso di tre consiglieri di minoranza contro il decreto di nomina della giunta che porta la firma in calce del sindaco Loira. Udienza per decidere della richiesta di sospensiva presentata da Maria Lina Vitturini, Carlo Del Vecchio e Renzo Petrozzi assistiti da un collega di opposizione, Andrea Agostini, nella sua veste di avvocato. Il motivo è arcinoto: mancato rispetto della norma sulla parità di genere. All’appello nell’esecutivo bis di Loira manca infatti una donna.

Nicola Loira e Andrea Agostini

LOIRA CONTRO AGOSTINI IN TRIBUNALE

Sul ‘ring’ del tribunale amministrativo saliranno Agostini e Loira, quest’ultimo a difesa dell’ente e delle scelte che lo hanno portato a decidere per questa squadra. Un ex sindaco contro un sindaco in carica. Riproposizione in salsa questa volta “giudiziaria” dei due precedenti scontri elettorali. L’attesa c’è, anche e soprattutto in seno al Pd, sull’esito di questa prima udienza. Chissà se il Tar terrà conto del Piano di rimozione della discriminazione di genere stilato dal primo cittadino ed approvato dalla sua giunta. 120 giorni per nominare un assessore donna a decorrere dall’esecutività della deliberazione. Venti ne sono già trascorsi. Fin qui i tempi.

I MALUMORI IN CASA PD

Quello che però non sarebbe piaciuto a qualche esponente dem è l’ultimo passaggio contenuto nel Piano, quello in cui si fa riferimento all’ipotesi di proporre alla “candidata” più idonea un “congruo periodo di affiancamento” con lo scopo di “superare eventuali e possibili perplessità manifestate, maturare una certa esperienza, addivenire alla conoscenza di procedure e questioni amministrative”. Soluzione che, secondo indiscrezioni, ha fatto storcere un po’ il naso a qualcuno in casa Pd, che avrebbe forse desiderato una presa di posizione più certa e sicura sulla nomina del nuovo assessore, mal digerendo l’idea dell’affiancamento.

I TEMPI DEL PIANO

Gli step previsti dal Piano prevedono la pubblicazione di un bando (20 giorni), programmazione di incontri (40 giorni), individuazione di un candidato (40 giorni) ed il periodo di affiancamento (20 giorni). Tempi che diventano vincolanti dall’esecutività della delibera. Leggendo il Piano si può apprendere che il percorso è rivolto prioritariamente alle donne già interpellate da Loira ed alle consigliere comunali, oltre alle candidate delle liste che hanno appoggiato la sua coalizione. E solo in subordine ad altre donne che hanno manifestato l’interesse alla nomina o siano presenti nella Banca dei Saperi delle Donne della Regione Marche. Loira pretende ovviamente che la prescelta dovrà godere della stessa stima e della stessa fiducia dell’assessore che andrà sostituito. “Requisito imprescindibile per l’efficacia della stessa azione amministrativa” scrive il primo cittadino. Venti giorni, nel frattempo, sono trascorsi.

 


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