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Destro e Comotto dopo la sconfitta:
“Abbiamo meritato la contestazione della curva”

SALA STAMPA - Il mister degli ospiti, Alvini, non solo entusiasta del risultato ma soprattutto innamorato del nostro territorio dove ha lavorato in passato ed ha mantenuto ottimi rapporti e ricordi sempre positivi. I gialloblù, decisamente sottotono, fanno autocritica

Il tecnico gialloblù Flavio Destro

FERMO – Il tecnico canarino parla dopo aver inghiottito un boccone più amaro del solito e non si trincera dietro nessun alibi, compresi gli acciacchi accumulati in settimana da Valentini, Comotto, Gennari ed Urbinati.

Anzi, Flavio Destro giustifica pienamente la contestazione fatta dalla Curva che ha fischiato la squadra cittadina a fine match: “Non mi è piaciuto l’atteggiamento: non siamo stati abbastanza aggressivi”. E’ la prima volta che il tecnico canarino si lamenta dell’aspetto emotivo dei ragazzi piuttosto che evidenziare errori tecnici: “Siamo stati poco lucidi ed è mancata oltre alla cattiveria, anche l’intesa nella lettura del gioco”. L’assenza di incisività e di tensione, più che quella di gol effettuati, quindi, è il principale demerito da attribuire all’intero team canarino, fino alla gara odierna invece difeso dal proprio timoniere e sostenuto dalla tifoseria. Ma, se lo spirito deve essere il primo motore delle prove a venire, ecco che Destro, sempre al fine di preparare al meglio i suoi ragazzi alla prossima sfida, chiude con un barlume di ottimismo: “La sconfitta è una lezione per lavorare ancor più duramente da domani: non contesto il loro impegno ma l’ardore di cui ho sempre fatto vanto. Lo abbiamo sempre saputo che in questa categoria c’è da soffrire, ma non possiamo più permetterci brutte prestazioni”.

Il capitano canarino Marco Comotto

Il capitano Marco Comotto ricalca la linea del suo allenatore: “Siamo delusi ed arrabbiati perché eravamo abituati ad un altro tipo di resa e non ci sono alibi per noi che non abbiamo reagito” cosa che invece, con avversarie altrettanto competitive, i canarini sono stati in grado di dimostrare.

“Praticamente il primo ed il secondo gol ce li siamo fatti da soli”, fa il mea culpa il numero 5 della Fermana che continua: “Anche oggi abbiamo avuto la conferma che in questa categoria, se abbassi l’intensità, ti sovrastano e speriamo che serva questa sconfitta per ripartire meglio”. Il fatto di aver incontrato una squadra forte, ben organizzata, molto precisa nei passaggi e sempre pronta a ripartire per concludere in rete non crea sconti di responsabilità per Comotto: “Loro sono stati bravi, ma siamo noi che dobbiamo tornare ad offendere: vogliamo rifarci con una reazione rabbiosa e non ho da dire nulla sulla contestazione del tifo, d’altronde se perdi tre a zero in casa ci sta”.

Per la squadra ospite parlano il mister e il centrocampista Sbaffo, entrambi legati alle Marche, ma per motivi diversi.

Massimiliano Alvini, allenatore dell’Albinoleffe

Massimiliano Alvini, felice ovviamente dei tre punti che si riporta a Bergamo, approfitta del clima tutto sommato sereno della sala stampa per elogiare le nostre zone: “Da queste parti siete davvero fantastici: sono stato per molti anni rappresentante di suole e lavoravo a Montegranaro. Ci torno e mi trattengo sempre volentieri” esclama con entusiasta accento toscano. Per quanto concerne la partita, vinta senza difficoltà, ha comunque un appunto da fare ai suoi uomini: “Dobbiamo migliorare negli ultimi 15 minuti di gioco e continuare a dirigerci verso l’obiettivo salvezza, perché in questo campionato ci sono squadre validissime; per il resto, invece, il risultato è pieno merito di tutti i ragazzi”. Dispiaciuto per gli infortuni occorsi a Giorgione e Colombi, rientrerà in Lombardia studiando nuovi probabili assetti avendo anche a favore il turno di riposo questo mercoledì.

Alessandro Sbaffo, centrocampista dell’Albinoleffe

Infine è la volta di Alessandro Sbaffo, marchigiano doc, perché nato a Loreto e vissuto a Porto Recanati, luoghi delle amate origini in cui, nonostante siano sul suo tragitto di rientro, non potrà sostare perché preferisce rientrare a Bergamo dalla “sua (nuova) famiglia”. Un’ottima partita da protagonista per lui, con un assist e un gol, parla della sua duttilità, in quanto utilizzato dal mister in vari ruoli a seconda dell’occorrenza “Sono disposto a fare qualsiasi cosa, il calcio di oggi è polivalenza e movimento, quindi, più posizioni sono in grado di ricoprire e meglio è”. Sulla Fermana si pronuncia così: “Io sono sicuro che è una squadra in grado di fare molto meglio di quanto ha fatto vedere oggi in campo contro di noi”.

Silvia Remoli


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