di Monia Orazi
(foto Fabio Falcioni, video Gabriele Censi)
Il premier Gentiloni dice agli studenti di Unicam che devono sentirsi orgogliosi, poi annuncia che a Camerino sarà realizzata una cittadella per il recupero dei beni culturali “sfollati” a causa del terremoto. Il premier è arrivato alle 10,35 di questa mattina nella città ducale accompagnato dal commissario Paola De Micheli. Prima un incontro privato con il neo rettore Claudio Pettinari e con il sindaco Gianluca Pasqui, poi ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo. Una ventina i sindaci presenti, assenti i rappresentanti dei comuni dell’epicentro (Castelsantangelo, Ussita, Visso).
«Dovete sentirvi orgogliosi di appartenere ad Unicam – ha detto Gentiloni agli studenti –. Questa università è stata colpita dal terremoto un anno fa ma con la sua capacità di far rimanere aperte le aule e di continuare le attività didattiche ha saputo dare un segnale di speranza all’intero territorio». Gentiloni ha anche voluto ringraziare gli studenti, «a nome del governo e dell’Italia per aver continuato ad insegnare per non aver chiuso le aule e incrementato le immatricolazioni». Poi l’annuncio che sarà sistemato il deposito militare delle casermette, a Torre del parco, «per farne una cittadella per il recupero dei beni culturali» ha detto il premier. Dunque sarà Camerino il luogo scelto per portare i beni culturali che sono stati salvati dal terremoto ma che al momento non hanno un luogo per essere conservati. Il premier è poi ripartito alle 11,50.
Il rettore Claudio Pettinari ha resi noti i nomi dei protettori che oltre al prorettore vicario Graziano Leoni, saranno Andrea Spaterna e Luciano Barboni.
Ha proseguito Gentiloni: “Grazie Unicam per non aver mai chiuso le vostre porte, per aver continuato a insegnare, ricercare, studiare, incrementando le immatricolazioni, lo dico davanti ai rappresentati delle comunità locali, i sindaci di questo territorio presenti in fascia tricolore, al quale sono legato dalle origini della mia famiglia”. Il discorso del premier si è spostato poi sulla gestione dell’emergenza post terremoto: “Noi cercheremo di fare ancora meglio rispetto all’impegno che abbiamo avuto in questi mesi, perché nonostante la partecipazione delle istituzioni siamo consapevoli che la condizione di difficoltà rimane, le ferite sono ancora aperte. Si deve accelerare, faremo ogni sforzo possibile nel decreto fiscale e nella legge di bilancio per fare ulteriori passi avanti, velocizzando le procedure per le gare di appalto, perchè nonostante ci siano le risorse, a volte ci sono delle strozzature burocratiche che impediscono di impiegarle in modo celere. Stanzieremo ulteriori risorse per la ricostruzione delle strutture pubbliche”. Gentiloni ha poi parlato del ruolo fondamentale dell’ateneo di Camerino, per lo sviluppo del territorio: “A voi di Unicam, dico che sulle vostre spalle, che non voglio caricare ulteriormente, avete una responsabilità particolare nei confronti del vostro territorio, che in questo primo anno dal terremoto avete saputo esercitare con onore e coraggio. Dai settemila studenti e della comunità di Unicam dipende una buona parte del futuro di questo territorio, non solo il successo di questa università. Dichiarando a testa alta che il futuro non crolla, continuando a tenere aperte le aule, a ragionare sul futuro, sulla didattica, sulla ricerca e la collaborazione con il Cnr date un contributo straordinario per rimarginare le fratture dell’università e le cicatrici del territorio, per questo il governo considera sostenere l’ateneo di Camerino, come una bandiera della ricostruzione delle zone colpite dal terremoto”.
Il presidente del consiglio ha poi ringraziato le province di Trento e Bolzano, per lo studentato da 460 posti in costruzione vicino al campus, annunciando la novità del recupero del deposito militare delle Casermette: “Oggi è presente Roberto Reggi, direttore dell’agenzia del Demanio, saranno recuperati 27 edifici militari abbandonati nell’area di Camerino (le Casermette ndr), li useremo per creare una cittadella dei beni culturali, in una zona dalla straordinaria vocazione culturale come Camerino, la provincia di Macerata, l’Italia Centrale, talmente ricca di opere che serve restaurarle e farle vedere, lo dico sotto il controllo dell’autorità vescovile, si lavorerà per il ripristino dei luoghi di culto e della tradizione artistica, una scommessa per valorizzare uno dei tratti peculiari dell’identità italiana, le realtà dei borghi. Rinunciarvi e accettarne lo spopolamento, sarebbe la rinuncia ad un pezzo fondamentale dell’identità italiana, per questo è importante la dimensione culturale della ricostruzione e non c’è un luogo migliore di Camerino, per capire questo”. Così il premier ha concluso il suo discorso: “Avere nel curriculum che si è studiato a Camerino è una facilitazione per trovare lavoro, non lo dico io, ma le statistiche. Dobbiamo incoraggiare le immatricolazioni, con la no tax area, incentivi per le borse di studio, sono limitati, non racconto la soluzione ai problemi ma i primi passi nella direzione giusta”. Gentiloni ha poi annunciato l’assunzione di 1611 ricercatori negli atenei e nei centri di ricerca pubblici. “Hashtag Universitas è il titolo scelto per la cerimonia – ha detto il rettore Unicam Claudio Pettinari – che riassume e declina le peculiarità del nostro ateneo, un’università storica che sostanzia nell’innovazione, nella didattica e nella ricerca la sua essenza, sempre guardando avanti, da qui l’unione del linguaggio dei nostri giovani, un cancello eche apre le porte per far entrare l’universitas, intesa come formazione completa”.
Il rettore Claudio Pettinari ha annunciato un prossimo accordo con il Cnr per valorizzare ancora di più l’aspetto della ricerca, la costruzione di un nuovo polo internazionale per la ricerca e l’innovazione ed un polo didattio, che sorgeranno accanto all’attuale campus. “Non voglio oggi, soffermarmi a ricostruire i drammatici momenti del terremoto – ha detto il numero uno di Unicam – e le straordinarie tappe che abbiamo percorso per non fermarci e rilanciare il nostro cammino. Non ci siamo dimostrati deboli o rassegnati, abbiamo lottato, ci siamo piegati e ci siamo rialzati, più forti e più consapevoli, di dover continuare a garantire ai nostri studenti una didattica ed una ricerca di qualità, una formazione multidisciplinare e internazionale. Continueremo ad investire sull’internazionalizzazione, a progettare programmi di ricerca ed innovazione che possano fare da volano per lo sviluppo del territorio”. Pettinari ha ringraziato le province autonome di Trento e Bolzano per il nuovo studentato, la Cri per il polo didattico. La cerimonia di inaugurazione del 682esimo anno accademico Unicam si è aperta con gli interventi del rappresentante del personale docente ricercato Francesco Casale, del personale tecnico amministrativo Giuliana Carassai, della rappresentante degli studenti Francesca Borghetti.
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