di Andrea Braconi
Le note (e le strofe) de “L’Internazionale” hanno riecheggiato oggi pomeriggio nell’ala del cimitero di Fermo dove è custodita la salma di Quinto Antinori, ex consigliere comunale, scomparso proprio il 7 novembre di 10 anni fa e ricordato dai suoi amici e compagni di Rifondazione Comunista e di tante battaglie politiche.
“Tutti noi tendiamo a ricordare, a fissare un momento – ha affermato Alberto Tarquini -. Ecco, io ricordo quando mi arrivò la notizia della morte di Quinto, ricordo esattamente dove stavo e cosa facevo, tanto era forte il dolore. Sarebbe stato bello poter portare avanti quello che era Quinto, quello che faceva con la sua intelligenza, con il suo cuore, con la sua passione, con la sua bontà e l’amore che metteva nelle cose che faceva. Così non è stato, non ne ho avuto le capacità, come molti altri di noi. E allora la mancanza di Quinto la sentiamo anche di più, per noi che l’abbiamo conosciuto dentro un partito che era vitale e che oggi quasi non esiste più. Ecco perché sento ancora di più la mancanza di Quinto”.
Presenti anche l’ex consigliere regionale Rosalba Ortenzi (che lo ha definito “un uomo generoso e leale, una persona perbene”), il segretario regionale di Sinistra Italiana Giuseppe Buondonno (“Di Quinto ricordo l’intelligenza e la lungimiranza politica, oltre ad una correttezza fuori dal comune”) e Marco Marchetti, ex direttore del Montessori di Fermo, che ha voluto ricordare “l’amico e compagno fraterno” Quinto pubblicando in rete alcuni scatti della vita politica del Fermano della fine degli anni’80, descrivendo Antinori come “persona di grande idealità, dignità e nobiltà d’animo”.
IL RICORDO A 10 ANNI DALLA SCOMPARSA
LA VITA POLITICA DI QUINTO ANTINORI
(foto gentilmente concesse da Marco Marchetti)
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