“A conclusione di un Consiglio Comunale dove in tanti si sono pavoneggiati dei risultati conseguiti e altrettanti hanno invece obiettato di essere loro stessi fautori di quegli stessi risultati, il Movimento 5 Stelle, felice che almeno il primo tentativo di di vendita della Casina delle Rose non sia diventato un altro discutibile obiettivo raggiunto da questa amministrazione, ha voluto spronare la stessa a porsi un obiettivo in più, un obiettivo che, per chi ha difficoltà a motorie, rappresenta la possibilità stessa di avere una vita migliore”. Inizia così l’intervento dei consiglieri comunali 5 Stelle Marco Mochi e Mirko Temperini dopo la seduta di lunedì sera della pubblica assise fermana.
Mochi e Temperini aggiungono: “Abbiamo infatti, su indicazione dell’Associazione Luca Coscioni, chiesto al Comune e all’Assessore competente la predisposizione del P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche). La richiesta, che è in realtà un obbligo di legge già dal 1990, serve a imporre la rimozione degli ostacoli che, ancora oggi, impediscono o rendono difficoltosa la piena partecipazione delle persone, in situazione di disabilità, alle attività economiche e sociali. Diritto in linea con i principi costituzionali e con la Convenzione ONU di non discriminazione e di pari opportunità. La necessità di richiamare l’Amministrazione all’adozione del P.E.B.A. nasce da una diffusa disapplicazione su tutto il territorio nazionale, da parte degli Enti Locali, della normativa in tema di rimozione degli ostacoli di natura architettonica e sensoriale, le cosiddette barriere architettoniche, che pregiudicano la mobilità delle persone con disabilità e quindi la loro libertà di spostamento in modo autonomo. Il Movimento consapevole di queste problematiche e del fatto che spesso le stesse amministrazioni locali ammettono che negli edifici di loro competenza ci sono ancora delle strutture inaccessibili ai disabili motori, ha sentito il bisogno di sensibilizzare anche la Città di Fermo e di impegnare l’Amministrazione alla redazione di questo che, senza dubbio, è un obiettivo strategico e deve essere parte integrante del Documento Unico di Programmazione che abbiamo votato proprio nello scorso Consiglio.
Il voto all’unanimità con cui è stato accolto ci fa ben sperare, ma non mancheremo di tenere alta la guardia su una questione tanto strategica quanto vitale. Individuare le barriere architettoniche presenti nel territorio e predisporre una serie di interventi per la loro eliminazione nel corso degli anni, saranno finalmente oggetto, attraverso il P.E.B.A, di pianificazione e programmazione urbanistica”.
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