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Cobà e Torresavio Cesena si
dividono la posta in palio

SERIE B - La sesta tappa di campionato culmina nel 4 - 4 che frena la corsa degli Squali, nelle ultime uscite sempre a segno con l'acquisizione del bottino pieno. Fiducia e serenità per il futuro nelle parole dirigenziali di fine gara

Sui volti degli Squali le sensazioni interlocutorie al triplice fischio

FERMO – Un rocambolesco pareggio per 4 – 4 lascia un po’ di amaro nella bocca degli affamati Squali, dopo la buona serie di vittorie consecutive incamerate negli ultimi turni.

Il confronto tra i biancoazzurri di mister Osimani e la Torresavio Cesena, andato in scena nel pomeriggio di ieri alla Cobà Arena, termina con una spartizione della posta che non rende piena giustizia alla battaglia sportiva messa in atto da capitan Bagalini e compagni per conquistare tre punti che sarebbero stati meritati.

“Il mondo è di chi osa” recitava il monito pre-gara dedicato dal presidente Staffolani ai ragazzi. Affermazione quanto mai veritiera. I romagnoli, avversari del sesto appuntamento di campionato, precedevano infatti in classifica gli Sharks di appena un punto. Un contendente ostico, tra le cui fila Cesetti, prolifico bomber anche oggi autore di una doppietta. I padroni di casa, ancora orfani dei due brasiliani Mazoni e Siviero, approcciavano subito bene l’incontro, con una prima frazione da applausi, giocata con grande intensità e buoni ritmi.

Proprio però nel momento del possibile vantaggio locale, arrivava in contropiede la rete del vantaggio ospiteGabaldi e Sgolastra, già a più riprese pericolosi, tentavano in ogni modo la via del pari, che arrivava per vie centrali dall’architetto Bottolini.

Una splendida progressione di Mindoli forniva il la per il diagonale di “D’Artagnan” Sgolastra, che faceva la barba al palo. Il numero 8 si faceva perdonare insaccando poco dopo il 2-1 e mimando poi il gesto del fioretto. Davvero in palla gli Sharks, che creavano in serie e si divoravano messi di occasioni: il tris era comunque nell’aria e arrivava a firma di “Samurai” Vitale. Si chiudeva sul 3-1 una splendida prima frazione che lasciava ben sperare i locali.

Gli ospiti in completo bianco candido non ci stavano però a rappresentare il ruolo della vittima sacrificale: dopo appena 3’ di gioco effettivo riaprivano le ostilità accorciando le distanze sul 3-2 con Cesetti. Iniziava così una fase di sofferenza per il Cobà, che non riusciva a sfondare in avanti nonostante le ripetute incursioni, mentre a 10’ dal termine il bolide di Sintuzzi griffava il pari. Al danno poteva aggiungersi la beffa: ai pali e alle traverse colpiti, alle reti mancate di un soffio, facevano da doloroso contraltare i due tiri liberi concessi quasi allo scadere ai galvanizzati ospiti. Il primo, calciato dal capitano cesenate, valeva il poker Torresavio.

Gli Squali tiravano però fuori tutta la loro forza e, sfruttando anche il portiere di movimento, riuscivano a pervenire al 4 – 4 grazie ad un guizzo “all’Aquila” Bottolini. Allo scadere, un nuovo tiro libero poteva distruggere la grande prestazione offerta, specie nei primi 20’, dai padroni di casa: era invece l’incrocio dei pali a negare un nuovo sorpasso agli ospiti, che rischiavano anzi di incassare il 5 – 4 con Mindoli sulla sirena. Animi caldi a fine match per qualche decisione arbitrale non proprio felice e per il rammarico di aver visto sfumare una vittoria che dopo la prima frazione sembrava ampiamente alla portata dei ragazzi di Osimani.

“Abbiamo giocato un bel primo tempo, il migliore di quelli disputati finora, purtroppo non riusciamo ad avere continuità nelle prestazioni ed ecco che classifica e risultati ne risentono. Assenze pesanti e qualche errore di foga o imprecisione ci stanno costando cari – il commento dell’avvocato Calvari nel post gara –, c’è comunque grande fiducia e serenità nell’ambiente. Sicuramente con il rientro di qualche pedina importante le cose potrebbero cambiare. Anche diverse conduzioni arbitrali non positive e un pizzico di sfortuna ci hanno punito al di là dei nostri demeriti”.


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