Il quintetto della Controluce sceso in campo sabato pomeriggio
MONTE URANO – L’Ac Marche Controluce, dopo aver fatto suo il titolo di Campione Italiano di calcio a 5 per non vedenti si aggiudica anche la Supercoppa Italiana a coronamento di una stagione strepitosa ( leggi la nostra presentazione ).
La compagine marchigiana, anche se in formazione ridotta per impegni precedentemente assunti da parte di alcuni giocatori, ha disputato una partita fantastica vincendo per 3 – 0 sull’Ascus Lecce ( a meritare la finale come detentrice della Coppa Italia), la più blasonata squadra del campionato di calcio a 5 non vedenti. Le reti sono state realizzate da Cavallotto nel primo tempo, che si è ripetuto nella ripresa, terza rete a firma di Iyobo.
Partita combattuta, leale e giocata ad altissimi livelli. La formazione marchigiana scesa in campo: portiere Ciarapica, capitano Giacomelli, Bottarelli, Cavallotto e Iyobo. Nel primo tempo, da annotare una super parata di mister Ciarapica su un tiro ravvicinato e di potenza di Cervelli.
Cavallotto e Iyobo sono anche i due giovani della Nazionale che ha disputato l’Europeo a Berlino ad agosto. Da annotare che alla partita erano presenti anche i giovani calciatori non vedenti dell’Asd Roma con la quale l’Associazione Controluce sta collaborando.
Il direttivo della stessa continuerà inoltra la promozione volta a far conoscere la disciplina. Infatti, oltre alla scuola calcio, a marzo gli eroi d’Italia parteciperanno ad un torneo internazionale a Bruxelles. L’intento è quello poi di riuscire ad organizzare una grande manifestazione nel territorio con la partecipazione, oltre alle squadre italiane, anche dei club europei.
Peccato per la mancata presenza dei vertici della Fispic (Federazione Italiana Sport Ipovedenti e Ciechi) nazionali nonché del delegato regionale. Grande comunque la soddisfazione della responsabile dell’associazione Controluce, Manuela Baldoni, che ha dichiarato: “Avrei preferito al nostro fianco, dopo il successo, anche i responsabili della Federazione ma guardiamo avanti senza problemi. Non nego che ci avrebbe fatto di certo piacere un segnale da chi, per primo, dovrebbe combattere l’indifferenza dando l’esempio. Il calcio a 5, B1, è a tutti gli effetti uno sport paralimpico. Ringrazio tutti coloro che, come noi, condividono la passione per questo meraviglioso sport, vivendolo con la giuste dose di emotività”.
Paolo Gaudenzi
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Foto Roberto Luciani
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