Fermo U14, respinto l’assalto
alla capolista Ascoli

BASKET - I giovani di coach Marilungo, seppur per soli due punti, non sono riusciti a compiere lo sgambetto domestico alla lanciata selezione picena, in vetta alla graduatoria a punteggio pieno

ASCOLI PICENO – Sconfitta amara del Basket Fermo Under 14 in casa della capolista del girone C che continua la sua corsa a punteggio pieno. Per due punti e, soprattutto, dopo un buon inizio che faceva sperare in qualcosa di meglio, la formazione dei giovani fermani guidati dal coach Marilungo non sono riusciti ad imporsi nei confronti dei coetanei ascolani.

IL TABELLINO

ASCOLI BASKET 47: Antonini; Ceccarelli 2; De Carolis 6; De Santis 23; Di Matteo; Felicetti; Ianni; Pantoni 2; Polucci (cap) 12; Pontalti 2. All. Di Matteo

BASKET FERMO 45: Cipriani; Galletta; Fabiani; Alessandroni 3; Paniccià; Vita 8; Trobbiani 1; Marinangeli 2; Sandroni 6; Quinzi 5; Pelati (cap) 20. All. Marilungo

PARZIALI: 11 – 14; 24 – 27; 39 – 32

LA CRONACA

La gara è iniziata per il meglio con i “lunghi” Pelati e Vita che facevano pesare i propri centimetri sotto canestro e il giovane Sandroni insaccava dalla distanza. Uno zero a otto a un quattro a dodici che faceva entusiasmare il pubblico ospite fino, però, agli ultimi minuti del primo quarto quando De Santis, tra le fila ascolane, iniziava una serie di incursioni a canestro che lo porteranno ad essere il miglior realizzatore della serata con 23 punti complessivi e che accorcerà la distanze. Il secondo quarto è stato una lotta in assoluta parità sia di canestri che di impegno.

Sarà il terzo quarto a cambiare le sorti della serata. Il gioco dei ragazzi fermani si faceva più macchinoso, lento e poco reattivo mentre i pari età ascolani ne approfittano avanzando di sette punti alla conclusione della frazione di gioco. Ma la partita ovviamente non si chiudeva con il terzo quarto. Alla ripresa delle ostilità i giovani Sandroni, Quinzi e Alessandrini dettavano il là a Pelati e compagni e riuscivano a recuperare quanto necessario ad arrivare a meno due. Quello che è successo negli ultimi trenta secondi è facilmente intuibile ma difficilmente raccontabile. Bisognava esserci per capire l’alternarsi delle emozioni. Sarebbe bastato un nulla per cambiare le sorti della partita, come un fallo non fischiato subito da Quinzi in piena area o i tecnici non assegnati per esagerate proteste a vari giocatori ascolani. Per non parlare dell’ultimo tiro al limite della sirena che gli atleti di Fermo, per mancanza di esperienza e di “mestiere”, non sono riusciti a fare.

Rimane comunque una bella partita, emozionante, che poteva finire meglio ma che ha mostrato ancora una volta le potenzialità dei ragazzi U14. Potenzialità che il campo e la classifica fin ora non hanno ancora mostrato per quello che realmente sono, ma il campionato è ancora lungo e bisogna percorrerlo un passo alla volta, a partire dalla prossima partita con i “cugini” della Porto San Giorgio Basket.


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