I balneari fanno squadra da Riccione,
Teresa Silenzi: “Bloccare il disegno di legge,
un esproprio di ciò che abbiamo costruito”

PORTO SAN GIORGIO - Teresa Silenzi, responsabile politiche demaniali e balneari per il Movimento Animalista del Fermano, ha preso parte all'assemblea a Riccione a tutela dei balneari italiani

 

di Paolo Paoletti

C’era anche Teresa Silenzi, responsabile politiche demaniali e balneari per il Movimento Animalista del Fermano, all’assemblea nazionale indetta ieri a Riccione  da Fabrizio Licordari Presidente Assobalneari Confindustria a tutela dei balneari italiani. Una rappresentanza anche per le Marche e il Fermano. Forte e chiaro il messaggio emerso nel corso dell’incontro: no alle evidenze pubbliche delle concessioni balneari serve un’alternativa sul modello di Spagna e Portogallo.

“All’assemblea di Riccione – spiega Teresa Silenzi – sono stati invitati sindaci e partiti politici. Una scelta non casuale, quella della città romagnola in quanto i relatori del disegno di legge che vederebbe le nostre concessioni messe in evidenza pubblica sono proprio di qui. Riunioni che proseguiranno in tutta Italia per sensibilizzare il mondo della politica.  Purtroppo diretti interessati non hanno partecipato all’incontro, c’erano però i balneari provenienti da diverse regioni italiane ed è stata una valida occasione di confronto”. Diversi i politici presenti tra cui il Sen. Stefano Candiani (Lega), Sen. Elio Massimo Palmizio e On. Debora Bergamini (FI). Tra gli amministratori: il Sindaco Riccione Renata Tosi e Ass. Demanio Regione Liguria Marco Scajola.

Teresa Silenzi (a sx) con alcune colleghe balneari dell’Emilia Romagna

Tra i punti essenziali emersi dall’incontro il fatto che : “Il centro destra unito – spiega la Silenzi –  bloccherà questo disegno di legge al Senato. Una disegno di legge delega che il 26 ottobre è passato alla Camera. Da qui la forte presa di posizione. Per prima cosa  non ci sono i tempi tecnici visto che siamo a fine legislatura. Altro aspetto altrettanto importante è la non condivisione di un disegno di legge che porterebbe ad evidenza pubblica gli attuali balneari che invece dovrebbero essere derogati dalla Bolkestein in quanto concessionari di beni e non di servizi. E’ irragionevole applicare in modo retroattivo la bolkestein a noi concessinari. Realtà che oltretutto sono sorte anteriormente alla ricezione della Bolkestein stessa. Il bene spiaggia – sottolinea la Silenzi –  non è scarso, in quanto la metà della coste balneabili italiane sono disponibili da dare in concessione”.

Il messaggio dei balneari presenti e della rappresentante per il Fermano è chiaro :”C’è tutto il tempo per riformare il demanio la cui licenze sono valide fino al 31 dicembre 2020. Tutte le varie regioni e associazioni si possono sedere per salvaguardare il comparto balneare italiano come hanno fatto da paesi più lungimiranti come Spagna e Portogallo che hanno riformato il demanio rispettando le normative europee ma garantendo alle aziende una proroga che arriva fino a 75 anni”.

Silenzi che conclude quanto mai determinata: “Se mai dovesse passare il ddl così come previsto oggi,  saremmo noi italiani ad essere i primi ad andare all’asta. Non si possono cambiare le leggi in corso d’opera espropriando agli imprenditori che hanno sacrificato una vita per le loro attività. Dall’oggi al domani si troverebbero con l’evidenza pubblica a non poter gareggiare contro le grandi le multinazionali del turismo. Una doppia beffa: oltre a perdere l’impresa perdono anche il lavoro.  E’ chiaro che le evidenze pubbliche sono da rigettare. C’è a disposizione tutto il tempo per studiare un’alternativa per far ripartire le imprese turistiche sia dal punto di vista dell’occupazione che per la crescita economica dando agli imprenditori la certezza del diritto e degli investimenti”.

 


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1 commento

  1. 1
    Renzo Imperatori il 29 Novembre 2017 alle 7:31

    Signora Silenzi dove avete costruito su Spiaggia Demaniale cioè pubblica non vostra e allora di cosa state parlando.

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