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Bollette Solgas allineate alle letture dei contatori, passa la mozione dei 5 Stelle

FERMO - I 5 Stelle: "Un altro piccolo passo di trasparenza e aiuto a tutte quelle famiglie e attività in difficoltà che a volte si trovano conguagli o bollette superiori alle aspettative"

Il consiglio di ieri sera ha finalmente risolto un annosa questione per i cittadini di Fermo, il giusto pagamento delle bollette Solgas. Il consiglio ha approvato a maggioranza, escluso PD e Forza Italia, la mozione dei 5 Stelle che chiedevano che le bollette della Solgas fossero allineate alle letture dei contatori in modo da non avere più fatturazioni con letture presunte ma poter pagare solo quanto realmente dovuto”. Così i consiglieri comunali fermani pentastellati Marco Mochi e Mirko Temperini esprimono soddisfazione dopo il consiglio comunale di ieri

“Un altro piccolo passo di trasparenza e aiuto a tutte quelle famiglie e attività in difficoltà che a volte si trovano conguagli o bollette superiori alle aspettative – spiegano i 5 Stelle – Anche questo migliora la qualità della vita nella nostra provincia e ci aiuta a migliorare la recente indagine condotta dal Sole 24 Ore sulla qualità di vita nelle provincie italiane ci ha visto relegati all’ultimo posto in Italia nel settore ambiente e servizi (110 provincia su 110). Un dato che di per sé avrebbe dovuto attrarre l’attenzione di istituzioni, partiti e stampa locale che invece sembra sia passato inosservato. In realtà a leggere i dati del Sole 24 Ore si riconoscono i tratti della politica fermana che ha investito e investe molto sull’effimero, siamo ai primi posti per numero di spettacoli (4/110), e poco o niente sulle cose che contano veramente ossia ambiente e servizi. Servizi resi difficoltosi dalla assenza della banda larga (103/110) e dalla mancanza di sportelli, atm e pos (99/110). E le cose tenderanno a peggiorare se il Comune di Fermo proseguirà nell’investire (17 milioni di euro) sull’ampliamento della discarica e la realizzazione di un industria insalubre per la produzione del biometano, che inevitabilmente incideranno sulla qualità dell’aria del nostro territorio. Investire enormemente in ‘spettacoli’ contrasta con la bassissima spesa sociale pro capite (65/110) e quella altrettanto pessima per servizi sanitari come si può desumere dalla emigrazione ospedaliera (75/110) e dalla spesa per farmaci (65/110).  Ma ancor più grave perché incide su fasce di popolazione particolarmente deboli, siamo infatti agli ultimi posti per importo delle pensioni (80/110) e dalla contemporanea mancanza di “supplenza” del volontariato come rileva la terzultima posizione in Italia (108/110) per numero di onlus attive”.

 


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