Quote rosa, Coman in equilibrio
tra Pd e ammistrazione:
“Noi dem abbiamo fatto la nostra parte”

PORTO SAN GIORGIO - La segretaria del Pd sangiorgese si pronuncia sulle quote rosa in giunta: "La legge c’è e va rispettata ma non possiamo non evidenziare i tanti vuoti che non è riuscita a colmare e che paradossalmente finiscono per provocare le discriminazioni di genere. Il nome della nuova assessora andrà condiviso con il Partito"

Marcela Coman

di Sandro Renzi

Non è solo appannaggio della minoranza il tema delle quote rosa, sebbene proprio dall’opposizione sia arrivato il ricorso al Tar che ha deciso di congelare la questione fino a febbraio. Termine entro il quale il sindaco Loira dovrà scegliere la nuova assessora secondo il piano condiviso con le consigliere per le pari opportunità. Marcela Coman, da poco eletta segretaria del più votato partito a Porto San Giorgio, ovvero il Pd, è donna e riveste un ruolo politico di primo piano. Sull’argomento ha le idee chiare. “La legge c’è e va rispettata –spiega- ma non possiamo non evidenziare i tanti vuoti che non è riuscita a colmare e che paradossalmente finiscono per provocare le discriminazioni di genere”.

La Coman è contraria alle quote rosa, lo ha più volte ribadito “perché non fanno altro che relegare le donne a rivestire ruoli solo perché è la legge a stabilirlo”. Il riconoscimento del loro valore, soprattutto in campo politico, non può insomma passare attraverso delle “etichettature.” “Il sindaco –prosegue la segretaria dem- ha la libertà di scegliere la propria giunta e di mantenere gli equilibri politici interni circondandosi di persone di fiducia. Il Pd credo abbia fatto la sua parte proponendo tre nomi tra cui quello della Baldassarri, donna di lunga esperienza e militanza”. Il resto, dal Tar al bando, passando per le polemiche politiche e le interrogazioni in consiglio, sono per la Coman gli effetti di una decisione che il sindaco ha preso “non per eludere la legge. Il percorso deciso con le consigliere per le pari opportunità è stato condiviso anche dal Pd. Non resta che attendere. Certo è che il nome della nuova assessora andrà ugualmente condiviso con il partito”. Pd che sembra tuttavia voler lanciare anche un messaggio al primo cittadino. “La nostra parte l’abbiamo fatta –rimarca la Coman- e la maggioranza non è composta solo dal Pd. Ci sono anche altre forze in campo”. L’impressione, quindi, è che nella scelta dell’assessore da sostituire, prerogativa del sindaco, i dem vorrebbero che la platea fosse estesa pure a quelli non “targati” Pd. Se c’è da fare un sacrificio, pertanto, o un passo indietro, si tenga conto anche di Vesprini e Marcattili e non solo di Gramegna e Silvestrini. Questa la convinzione che starebbe maturando tra i dem. Delusione e rammarico la segretaria Coman li riserva invece alle componenti della ex commissione di pari opportunità di Porto San Giorgio, a loro volta “spiacevolmente colpite dalla facilità con cui è stata presa sotto gamba una legge dello stato” e “frustrate dalla lettura del bando trovato ancor più discriminatorio nei requisiti richiesti”. Accuse rivolte al sindaco Loira. “Mi è dispiaciuto leggere quelle affermazioni” chiosa la Coman.


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1 commento

  1. 1
    Francesca Vitali il 5 Dicembre 2017 alle 16:41

    Ecco una donna molto saggia e intelligente. Innanzitutto offende il genere femminile ricevere la possibilità di una carica “per legge” anziché per merito, poi, a questo punto, bisogna vedere quale sia il male minore per Porto San Giorgio, che ha al momento una giunta eccellente. Infine, se si andasse a togliere un assessore tra i due uomini del Pd, visto il risultato elettorale del partito, è doveroso e corretto che l’assessora venga dal medesimo partito.

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