di Andrea Braconi
foto di Gianfranco Mancini
Da un lato la neve e le temperature rigide. Dall’altro i lavori per la realizzazione delle cosiddette Soluzioni Abitative di Emergenza. Puntualissime le prime, con un altro weekend di precipitazioni (anche a quote più basse) in arrivo. In drammatico ritardo le seconde, come continuano a denunciare gli abitanti delle zone colpite dal sisma, nonostante i tagli di nastro delle ultime settimane. Siamo, infatti, al secondo inverno post terremoto e ad oggi di casette in tutto il centro Italia ne sono state consegnate appena il 39%: su 3.691 richieste provenienti da Marche (1.843 Sae ordinate per 28 Comuni), Lazio (826), Umbria (784) e Abruzzo (238), sono soltanto 1.441 quelle soddisfatte, di cui 418 nella nostra regione.
Le cifre, consultabili sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, evidenziano come ad oltre un anno dalle scosse che provocarono danni sull’Appennino, i lavori (che al momento interessano 122 aree) procedano ancora a rilento. Le stesse condizioni stagionali, come prevedibile, si stanno dimostrando un ostacolo e l’arrivo di ulteriori perturbazioni fa presagire ulteriori ritardi.
Castelluccio di Norcia (PG)
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