da sin. Andrea Agostini e Gastone Gismondi
Dopo la pioggia di ricorsi al giudice di pace, ora arriva anche un esposto alla Procura della repubblica di Fermo per il boom di multe sull’autovelox alla Mezzina. A presentarlo l’ex sindaco di Montegranaro Gastone Gismondi, assistito dall’avvocato Andrea Agostini. Il legale tra ieri ed oggi ha depositato ben 12 ricorsi per l’annullamento di verbali comminati dal 10 agosto in poi sulla provinciale Ete Morto.
“Sull’impugnativa civile i giudici valuteranno, io ho mosso ben 11 rilievi di illegittimità delle multe – commenta l’avvocato Andrea Agostini – Da accertamenti emersi e documenti acquisiti abbiamo rilevato profili di illiceità di rilevanza a nostro avviso penale. Da qui l’esposto alla Procura. Non denunciamo nessuno, raccontiamo dei fatti, carte alla mano, la Procura valuterà“.
“Il primo punto riguarda la segnaletica stradale. Dopo la sostituzione del tutor con un autovelox di rilevamento istantaneo della velocità, “la parola ‘media’ dall’avviso di controllo della velocità è stata coperta da un colpo di vernice. Un vero e proprio imbrattamento della segnaletica stradale – continua Agostini – Curioso che il nuovo sistema di rilevamento della velocità sia entrato in vigore il 10 agosto. L’ordinanza dirigenziale con l’adeguamento della segnaletica si sarebbe dovuta pubblicare subito. Invece è stata pubblicata solo il 27 novembre, dopo l’iniziativa promossa all’azienda Corvari di Montegranaro a cui hanno partecipato diversi cittadini multati. A mio avviso basterebbe questo per annullare tutte le multe”.
Ma c’è dell’altro. “Abbiamo acquisito il verbale con cui si è installato l’autovelox – prosegue Agostini – Il fornitore è una ditta privata. Abbiamo chiesto alla Provincia il contratto ed è emerso che non esisterebbe alcun contratto d’appalto per la fornitura degli autovelox. Altro aspetto anomalo riguarda le spese di notifica dei verbali, ben 21 euro, in alcuni casi addirittura 40. Sono cifre irragionevoli: perché così tanto? Per legge l’ente che eroga le multe deve avere un introito dalle contravvenzioni e chi dà a noleggio l’impianto può guadagnare solo un canone fisso. Ci auguriamo che nelle spese di notifica non ci siano voci che vanno né all’ente pubblico, né al privato, altrimenti sarebbe un aggiramento della norma”.
L’avvocato contesta anche alcuni errori materiali. “Abbiamo multe ad un Suv, che viene considerato come un mezzo pesante e quindi sottoposto ai limiti inferiori di velocità per quel tipo di veicoli. Si contesta a dei camion una velocità superiore a quella che possono raggiungere. Se l’apparecchio sbaglia anche a rilevare l’identità stessa del mezzo, può sbagliare anche l’esatta velocità. Qui c’è un problema grave per tante famiglie e lavoratori e ci sono alcune questioni che ci hanno impressionato”.
Gastone Gismondi spiega poi i motivi della sua battaglia: “L’avvocato Agostini ha svolto in tempi brevissimi un lavoro eccezionale, io e il senatore Ceroni lo abbiamo pressato. Ho ricevuto decine di telefonate per le multe sulla Mezzina, ho visto un’operaia di 57 anni piangere come una bambina e ho capito che qualcosa non andava. Con la spocchia tipica della sinistra ci hanno posto la questione della legalità e della sicurezza stradale, ma un amministratore pubblico deve porsi degli obiettivi. In 4 anni con i tutor gli incidenti erano drasticamente calati, il risultato era stato raggiunto. Perché allora cancellare un sistema che funzionava? Se un Q7 viene scambiato per furgone e multato, qualcosa non va. Se gli atti non vengono pubblicati qualcosa non va. Se si sceglie una ditta per fornire gli autovelox senza bando e senza contratto, qualcosa non va. Basta con una pubblica amministrazione che compie azioni vessatorie. Rivivo quello che ho passato a Montegranaro quando ho posto il problema del posizionamento di un’antenna. Mi risposero con supponenza che era tutto legale. Beh, quell’antenna l’ho fatta buttare giù”. Il caso autovelox arriva fino a Roma. Gismondi sarà giovedì prossimo insieme al senatore Remigio Ceroni “per presentare un’interrogazione parlamentare su quello che è accaduto in provincia di Fermo. Cose del genere non debbono accadere più. Su queste storie sarò sempre in prima linea”.
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