di redazione CF
Il Commissariato di polizia di Fermo, guidato dal vicequestore Leo Sciamanna, ha segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo un uomo di circa 60 anni, per il reato di esercizio abusivo di una professione (attività dentistica) e lesioni.
LA DENUNCIA
Le attività investigative che hanno portato al deferimento all’autorità giudiziaria di Fermo per i reati di esercizio abusivo di una professione e lesioni hanno avuto inizio in seguito alla denuncia sporta da un paziente che dopo essere ricorso alle cure dell’uomo in uno pseudo studio dentistico sulla costa fermana, era stato colpito da una forte infiammazione alla bocca, tanto da vedersi costretto a ricorrere dapprima alle cure al pronto soccorso di Montegiorgio e poi al proprio medico di famiglia.
LE INDAGINI
Sulla scorta della denuncia/querela sporta sono stati dapprima esperiti i primi accertamenti dai quali è emerso che l’uomo, pur essendosi diplomato come odontotecnico nel lontano 1979, non si era mai iscritto all’albo e neppure aveva conseguito la laurea per poter effettuare le prestazioni dentistiche.
Da qui sono stati effettuati alcuni appostamenti sul posto a cura del personale della sezione Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo che hanno consentito di identificare alcuni pazienti dopo che erano ricorsi alle cure del finto dentista, i quali confermavano che questi aveva prestato loro cure dentistiche.
IL BLITZ CON LA POLIZIOTTA CHE SI FINGE PAZIENTE
Acquisiti gli elementi sufficienti, nel pomeriggio del 28 novembre scorso, in occasione di un ennesimo appostamento, gli operatori, dopo aver notato entrare all’interno dello studio due persone anziane, potenziali clienti, atteso qualche minuto hanno deciso di intervenire. In particolare una poliziotta fintasi cliente, è riuscita ad entrare all’interno dello studio consentendo così l’ingresso ai colleghi appostati fuori. Così gli agenti hanno potuto notare che il finto dentista era intento ad effettuare una attività dentistica in favore di un anziano, precisamente l’incapsulamento di due molari, trovato a bocca spalancata e il finto dentista intento a lavorare all’interno della sua bocca.
IL SEQUESTRO E LA SEGNALAZIONE
Al temine dell’operazione lo studio è stato posto sotto sequestro e il finto dentista segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo per i reati, appunto, di esercizio abusivo di una professione e lesioni. Il sequestro è stato ritualmente convalidato dall’autorità giudiziaria.
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