PORTO SANT’ELPIDIO – Serviva un Cuccù (Riccardo) per far tornare il sorriso ad un altro Cuccù (Stefano). A differenza dell’ultimo match casalingo contro la Pergolese, dove il Porto Sant’Elpidio passò in vantaggio con Cingolani e venne recuperato a poco dal termine con l’eurogol di Tedesco, stavolta i rivieraschi, messa la gara in discesa, non si sono incartati ed hanno portato a casa i tre punti. La rete di Riccardo Cuccù basta e avanza per fare pace con il gol e con la vittoria, che mancava al Ferranti dal 14 ottobre, e per dare una botta di fiducia ad una squadra che sarebbe un errore non considerare ancora convalescente. Tuttavia, il Porto Sant’Elpidio era sembrato anzitutto voglioso di guarire già nelle recenti uscite: moltissime palle gol create e una netta predominanza territoriale con la Pergolese, una grossa dose di sfortuna e un Di Nardo in stato di grazia a Porto d’Ascoli. Sabato, finalmente, contro l’Atletico Alma si è vista una squadra non più paurosa di vincere e soprattutto sintonizzata in pieno con quanto le chiede il suo allenatore Stefano Cuccù.
Mister, una vittoria che serviva come il pane a questo Porto Sant’Elpidio. I tre punti potevano arrivare anche nelle gare precedenti ma la fortuna non è stata dalla vostra, sabato cosa è cambiato?
“No, sicuramente con Pergolese e Porto d’Ascoli abbiamo fornito prestazioni più convincenti dal punto di vista del gioco, ma siamo mancati di cinismo sotto porta. Sabato, invece, siamo stati molto più concreti e determinati nel volere la vittoria, quindi sicuramente a livello mentale abbiamo capito che era indispensabile fare risultato”.
È una vittoria che può segnare un nuovo inizio di stagione?
“È una vittoria importante, che ci dà morale e ulteriore convinzione dei nostri mezzi. Un successo che sicuramente ci permette di lavorare più serenamente, visto che è un periodo abbastanza lungo che lavoriamo sempre sotto pressione”.
Mercato?
“Penso che proveremo a fare qualcosa. La società mi ha dato l’ok, quindi prima della chiusura (fissata al 15 dicembre alle ore 19.00, ndr) ci saranno dei movimenti”.
Leonardo Nevischi
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