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Tagli al trasporto dei dializzati Marcozzi: “Dalla Regione nessuna risposta esaustiva”

SERVIZIO - La Marcozzi dopo l'interrogazione: "Siamo alle solite, la Sanità marchigiana è lo specchio di una politica che rema nella direzione opposta rispetto alle esigenze dei cittadini"

Il consigliere regionale Fi, Jessica Marcozzi

 

“Nessuna risposta esaustiva da parte dell’Amministrazione regionale sui tagli al trasporto dei dializzati. Anzi sì: la norma è stata scritta, in barba alle sue ricadute sui cittadini, e deve piacere, punto. Siamo alle solite, la Sanità marchigiana è lo specchio di una politica che rema nella direzione opposta rispetto alle esigenze dei cittadini, a partire da quelli con maggiori difficoltà”. Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Jessica Marcozo interviene dopo l’interrogazione in aula in merito al trasporto dializzati.

“Ieri infatti in Consiglio regionale – scrive la Marcozzi –  è approdata la mia interrogazione 506 con cui chiedevo spiegazioni sulla scelta dell’Amministrazione di escludere le persone bisognose di dialisi dalle possibilità di essere trasportate a cura del Sistema sanitario regionale tramite pulmino per disabili. Un problema che l’Anpas ha sollevato a chiare note ma che la politica ha lasciato cadere nel vuoto, in barba soprattutto a coloro che, con problemi di salute, dall’oggi al domani si sono ritrovati a piedi. Eppure, lo scorso 26 settembre, l’Amministrazione era arrivata addirittura a sostenere che non fosse stato effettuato alcun taglio. Al ché ho chiesto cosa avesse spinto l’Amministrazione a apportare simili inconcepibili modifiche al trasporto nefropatici emodialitici, sostenendo che tali modalità debbano essere immediatamente cambiate. Il paziente deve essere libero di farsi trasportare, come sempre successo, anche dalle Associazioni di Volontariato con il riconoscimento del rimborso per i chilometri effettivamente percorsi in andata e ritorno senza limitazioni di alcun genere. Ho chiesto anche come si arriva a distinguere tra beneficiari dei servizi e non, soprattutto tra coloro che sono costretti o meno a viaggiare in barella. Doveroso sottolineare, oltretutto, la ricaduta sulle tasche dei cittadini dei servizi modificati, precedentemente coperti dal Ssr. Mi è stato risposto che la riorganizzazione del Trasporto Sanitario regionale si è resa necessaria per dar seguito a quanto previsto dai nuovi Livelli essenziali di assistenza, che i rappresentanti delle pubbliche assistenze Anpas Cri hanno attivamente partecipato ai lavori che hanno portato alla Dgr 301, che è quella che identifica i soggetti che hanno diritto al trasporto sanitario con ambulanza e anche nella predisposizione delle modalità di rimborso per l’organizzazione dei trasporti collettivi. Il rimborso con accompagnatore, invece è certificato dal responsabile dell’Unità operativa di Nefrodialisi. Insomma la norma è questa, questo ha partorito l’Amministrazione regionale e questo deve piacere ai cittadini anche se crea disagi e aggravi. Non è questa la politica al servizio dei cittadini, la politica che ci appartiene. Non è questo che vogliamo, consapevoli che ancora una volta, come nel caso di Sant’Elpidio a Mare, i cittadini, le famiglie, i pazienti, le pubbliche assistenze e qualche amministratore locale, si debbono rimboccare le maniche per mettere una pezza ai disagi creati da una certa politica. Continueremo a lottare per invertire la rotta e riconsegnare ai cittadini una politica al loro servizio”.


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