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Il biotestamento è legge, Cardinali:
“Oggi l’Italia è un paese più civile”

FERMO – La soddisfazione del medico del reparto di Neurologia dell'Ospedale “Murri” di Fermo che si era battuto sul tema durante la sua esperienza come consigliere comunale

di Andrea Braconi

Diritto all’autodeterminazione, rispetto per la persona, proporzione delle cure e non abbandono terapeutico: per Patrizio Cardinali, medico del reparto di Neurologia dell’Ospedale “Murri” di Fermo ed ex consigliere comunale durante l’era Brambatti, sono questi i cardini fondamentali della legge sul biotestamento, approvata ieri dal Senato con 180 voti favoreli, 71 contrari e 6 astenuti.

“Oggi l’Italia è un paese più civile” ha commentato Cardinali sul proprio profilo Facebook, pubblicando una foto risalente al 2014. “Io e mia moglie Carla, alla presenza dei nostri fiduciari (a sinistra Francesco Nigrisoli, a destra Claudio Speranzini, ndr), depositiamo il nostro biotestamento presso il neocostituito registro comunale fermano delle Dat. Il nostro gesto allora aveva un sapore simbolico, una testimonianza di un impegno e di una sensibilità sul tema del vivere e del morire con dignità. Oggi il parlamento certifica che la nostra strada era quella giusta. Oggi il Comune di Fermo dovrebbe essere orgoglioso di quella scelta antesignana che la qualifica come città civile e democratica. Oggi sono ancora più orgoglioso di essere di Fermo e di vivere in Italia e voglio condividere la mia soddisfazione con i compagni di viaggio di allora che, con il loro contributo, hanno costruito le premesse culturali affinché a partire da semplici registri comunali si arrivasse a promulgare una legge sul biotestamento. Finalmente dopo tante amarezze, posso dire: che bella la politica”.


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