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Fine legislatura tra i terremotati per la Ricciatti:
“I ritardi uccidono l’Appennino”

POLITICA - Si è chiusa l'esperienza parlamentare per la deputata eletta nelle file di Sinistra Ecologia Libertà ma i tra i sicuri protagonisti della lista Liberi e Uguali, capitanata dal presidente del Senato Pietro Grasso

di Andrea Braconi

Giovedì 28 dicembre si è definitivamente conclusa la XVII legislatura, iniziata il 15 marzo 2013. Tra i parlamentari che hanno voluto ricordare 5 anni di attività c’è anche Lara Ricciatti, deputata eletta nelle file di Sinistra Ecologia Libertà e tra i sicuri protagonisti della lista Liberi e Uguali, capitanata dal presidente del Senato Pietro Grasso.

Un pensiero particolare, quello rivolto dalla Ricciatti per suggellare la fine di un’esperienza complessa, alla quale nel 2016 si è aggiunto un elemento che, almeno per quanto concerne il centro Italia, ha rovesciato l’agenda istituzionale e politica: il terremoto.

“Ho voluto onorare questa giornata nella mia regione – scrive – nella parte più ferita e fragile, nelle zone terremotate, dove non fa più rumore nulla. Faceva freddo, in alcune zone è già arrivata la neve. Il secondo inverno fuori casa e con pochissime certezze, forse una: che i ritardi mischiati alla burocrazia stanno diventando una miscela mortale per la dorsale appenninica. Di annuncite e di false promesse la credibilità della politica muore. Da qui bisogna ripartire, da qui il nostro impegno deve continuare”.

“Chi ha perso la propria casa – conclude – merita una sistemazione. Ho visto con i miei occhi la denuncia del sindaco di Sarnano e sento addosso tutto il fallimento del pressappochismo. Però ci dicono che va tutto bene”.


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